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Truffa da mezzo milione grazie a un bug in un'app di gioco mobile

24 agosto 2023 - 17:03

Una falla scoperta in un'applicazione di gioco online ha consentito di mettere in piedi una truffa da quasi mezzo milione di euro ma scattano le manette.

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Le forze della Guardia Civile spagnola hanno smantellato una truffa basata sullo sfruttamento di una violazione della sicurezza in una nota applicazione mobile di gioco d'azzardo online (il cui nome non è stato però rilasciato). 
Nella prima fase di quella che è stata indicata come "Operación Diacero" (apparentemente in onore del nome delle vulnerabilità cosiddette “zero day”, quelle cioè recentemente rilevate per le quali non esiste ancora una patch), agenti specializzati nell'Investigazione Tecnologica dell'Unità Organica della Polizia Giudiziaria del Comando di Algeciras hanno arrestato un individuo accusato di aver frodato più di 450mila euro attraverso la piattaforma. Non sono però esclusi altri arresti, che potrebbero scattare già dalle prossime ore, in attesa di stabilire con precisione se il truffatore ha agito da solo o attraverso una rete o il supporto di altri soggetti.
Tutto è iniziato quando la società interessata ha avvisato le autorità di numerosi prelievi di contanti dai premi delle scommesse online in un negozio di scommesse a Los Barrios (Cadice).
Ciò in virtù del decreto governativo che impone ai siti di scommesse di notificare i soldi che i loro utenti perdono ogni ora. Dopo un'indagine approfondita e con l'aiuto delle telecamere di sicurezza installate nello stabilimento, le guardie civili sono riuscite a identificare il presunto autore di queste operazioni fraudolente.

Il modus operandi del detenuto consisteva nello sfruttare una vulnerabilità (che non è stata rivelata) nella suddetta applicazione mobile, che gli ha permesso di effettuare più di 650 prelievi illegali di contanti. A livello globale, questa violazione della sicurezza è diventata un bottino per il detenuto, il cui importo ha quasi raggiunto il mezzo milione di euro (ovvero circa 700 euro per accesso).

L'indagine, in ogni caso, non è finita: la Guardia Civile sta effettuando un'analisi meticolosa dei dispositivi utilizzati dal detenuto per verificare se vi siano legami con altre persone che potrebbero essere coinvolte nella rete di truffe.

Secondo le autorità, infatti, non è esclusa la possibilità di futuri arresti nei prossimi giorni.


 

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