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Uk, il trading in criptovalute è gambling: scontro tra Governo e Comitato del Tesoro

21 luglio 2023 - 12:55

Il Comitato pone l'accento sui rischi di perdite, ma per il Governo trattare le criptovalute come giochi d'azzardo creerebbe un disallineamento normativo tra il Regno Unito e altre giurisdizioni.

Scritto da Daniele Duso
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Il Governo del Regno Unito non è d'accordo con la raccomandazione del Comitato del Tesoro che paragona il trading in criptovalute al gioco d'azzardo e ribadisce la sua intenzione di regolamentare il commercio al dettaglio di criptoasset non coperti come servizio finanziario.

Il fatto che ci fossero vedute differenti, tra Governo del paese e il Treasury Select Committee, un organo interparlamentare formato da membri di vari partiti, non è una novità. Al Governo che spingeva per una regolamentazione del commercio di crypto come servizio finanziario, il Comitato aveva risposto già nel maggio scorso esprimendo le sue preoccupazioni relative al fatto che "la regolamentazione del trading di criptovalute dei consumatori come servizio finanziario creerebbe un effetto 'fumo negli occhi', portando i consumatori a credere che questa attività sia sicura e protetta, quando in realtà non lo è".

I criptoasset non coperti (le cosiddette criptovalute) non sono supportati da alcuna attività sottostante. Sono la forma più importante di crittografia, con Bitcoin ed Ether che da soli rappresentano i due terzi di tutti i criptoasset. Si tratta di un mondo indubbiamente nuovo e interessante, ma che, data la volatilità dei prezzi e il forte rischio di perdite, secondo il Comitato assomiglia più al gioco d'azzardo che a un servizio finanziario e dovrebbe essere regolamentato come tale.

I parlamentari membri del Comitato riconoscono che le tecnologie alla base delle criptovalute possono portare benefici ai servizi finanziari, in particolare per le transazioni e i pagamenti transfrontalieri nei paesi meno sviluppati, e hanno invitato il governo e le autorità di regolamentazione a tenere il passo con gli sviluppi in modo che le innovazioni potenzialmente produttive non siano indebitamente vincolate.

Facendo riferimento al recente crollo di Ftx (del novembre scorso),  Andrew Griffith, segretario economico del Tesoro risponde ora che ciò che ha portato alla fine dell'exchange di criptovalute, come la commistione di asset, la mancanza di corporate governance e i conflitti di interesse, probabilmente non sarebbe emerso se fosse stato affrontato da un sistema regolamentato come se si trattasse di gioco d'azzardo.

"È improbabile che un sistema di regolamentazione del gioco d'azzardo, da solo, affronti questi fattori di rischio", afferma nella sua risposta il Tesoro, "inoltre, non sarebbe attrezzato per affrontare l'abuso di informazioni privilegiate, la manipolazione del mercato, le vendite preatorie allo scoperto e molti altri comportamenti che possono manifestarsi sia nei mercati delle criptovalute così come nei tradizionali mercati dei servizi finanziari".

E ricorda infine, il rappresentante del Governo, che al di fuori del Regno Unito altre giurisdizioni hanno adottato un approccio che dice: "stessa attività, stesso rischio, stessa regolamentazione", pertanto se la crittografia opera in una funzione analoga alla finanza tradizionale, dovrebbe essere soggetta alle stesse regole. Qqualsiasi quadro normativo per le criptovalute nel Regno Unito dovrebbe essere coerente con gli standard internazionali. Allineandosi alle raccomandazioni globali, eviterebbe la frammentazione e l'arbitraggio normativo e fornirebbe chiarezza sia ai consumatori che alle società crittografiche.

"La raccomandazione del Comitato", chiosa quindi il Governo, "di fare affidamento sulla regolamentazione del gioco d'azzardo rappresenterebbe un fondamentale allontanamento dall'approccio previsto dal Governo, che riflette le raccomandazioni degli organismi di definizione degli standard globali ed è stato attentamente progettato e calibrato con il contributo di regolatori nazionali e colleghi internazionali.

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