Vienna, incontro tra regolatori: ‘Collaborare per garantire la tutela dei giocatori’
A seguito dell’incontro di giugno a Vienna i regolatori dei principali paesi europei pubblicano un documento congiunto. Obiettivo ‘collaborare per garantire il rispetto della giurisprudenza della Corte a tutela dei giocatori”.
Scritto da Redazione
“Sebbene l'Unione europea garantisca la libera prestazione dei servizi e la libertà di stabilimento, anche per gli operatori del gioco, vorremmo ricordare che ha riconosciuto agli Stati membri la possibilità di imporre restrizioni proporzionate a queste libertà per regolamentare il gioco e in particolare per proteggere i giocatori attraverso le leggi nazionali.”
É quanto si legge nel testo della dichiarazione congiunta dei regolatori austriaci, francesi, tedeschi, portoghesi, spagnoli e britannici a seguito dell’incontro a Vienna che si è svolto l’11 e 12 giugno. L’obiettivo dell’incontro è stato quello di discutere diverse questioni relative alla regolamentazione del gioco, in particolare i gratta e vinci e la giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea (Cgue).
Nel testo viene sottolineato come molti di loro abbiano notato che “questi principi vengono sempre più messi in discussione nelle diverse giurisdizioni, in particolare attraverso alcune procedure di rinvio pregiudiziale. Desideriamo ora collaborare, o addirittura intervenire, in questo procedimento per garantire il rispetto della giurisprudenza della Corte a tutela dei giocatori”.
Riguardo i gratta e vinci “le autorità di regolamentazione di Austria, Francia, Spagna e Regno unito hanno notato un'importanza significativa di questo tipo di gioco nelle loro giurisdizioni. Possono sembrare innocui al pubblico, sono spesso condivisi tra genitori e minorenni, ma sono un prodotto di gioco che comporta dei rischi”.
Partendo da questo presupposto “i regolatori austriaci, francesi, spagnoli e britannici si impegnano oggi a collaborare per garantire l’effettiva attuazione delle rispettive normative nazionali a tutela dei giocatori, in particolare dei minori che non dovrebbero essere introdotti al gioco attraverso questo tipo di offerta”.