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Ciaramella (Regione Campania): 'Leggi gioco, tutelare imprese e salute'

30 marzo 2023 - 13:04

Al convegno promosso da Codere Italia in tema di legalità, Antonella Ciaramella (Regione Campania), evidenzia l'importanza di sinergia fra imprese, politica, famiglie e sanità nel contrasto al Gap.

Scritto da Redazione
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“Contro ludopatia e gioco illegale tutti gli attori devono essere coinvolti e lavorare in sinergia per prevenire, sensibilizzare e curare”.

Ad esprimere questo auspicio, anche in virtù della sua esperienza personale, è Antonella Ciaramella, coordinatore all'assessorato alla Formazione professionale della Regione Campania e già consigliere regionale della Campania e relatrice della legge 2 marzo 2020, n. 2. “Disposizioni per la prevenzione e la cura del disturbo da gioco d’azzardo e per la tutela sanitaria, sociale ed economica delle persone affette e dei loro familiari”, nel suo intervento a “In nome della legalità”, l’evento ideato e promosso da Codere Italia, multinazionale di riferimento nel settore del gioco legale , tenutosi a Maddaloni (Ce) nella mattinata di oggi, 30 marzo.

“Questo è l’approccio che abbiamo adottato in Regione Campania per la legge regionale di contrasto al gioco d’azzardo patologico. Una legge che è partita dalla volontà di guardare ai fatti e alle difficoltà delle varie parti: giocatori patologici, giovani inconsapevoli, famiglie, sindaci, Asl, operatori. Abbiamo provato a fare una distinzione tra chi ha a cuore la salute e la tenuta socio-economica delle nostre comunità e chi fa speculazione e attività illegale. Siamo riusciti a confezionare una legge che tenta di mettere insieme tutte le esigenze a partire dalla prevenzione, per poi considerare l’educazione delle comunità e la formazione degli operatori di gioco e addetti alle Asl e dei Comuni”, puntualizza Ciaramella. “Abbiamo cercato di realizzare una legge fattibile e praticabile e abbiamo costituito un Osservatorio regionale al quale tutti gli esperti e attori sono stati chiamati a far parte. Per la questione delle distanze abbiamo condiviso la proposta con gli operatori che sono gli unici che possono darci le informazioni che ci necessitano e vigilare sul buon andamento dell’attività. Quello del gioco è sicuramente un tema etico, ma è un tema sul quale non ci si può dividere”.

COMUNE DI MADDALONI: “NECESSARIO CONFRONTO FRA PRIVATI E ISTITUZIONI” - “Il rapporto fra gioco e legalità è un binomio che attira l’interesse di studiosi, politici, amministratori e tecnici in quanto il sottile confine che divide il puro divertimento dalla ludopatia è sempre più labile e difficile da disegnare. I numeri della ludopatia devono invitarci a riflettere, perché se è vero che il gioco muove un mercato importante è pur vero che la spesa per sostenere chi chiede aiuto alle istituzioni sanitarie preposte è enorme", precisa Gennaro Cioffi, assessore allo Sviluppo economico del Comune di Maddaloni. "L’unico modo di garantire il gioco legale e sicuro è fermare la ludopatia, con tutto ciò che di negativo si porta appresso, e definire poche regole certe che garantiscano la legalità e il diritto privato dei cittadini. Gli spunti di questi incontri sono utili al mio assessorato che ha una parte di competenza sull’argomento e quindi è chiamato a prendere decisioni importanti in merito, e non c’è cosa migliore di decidere dopo aver fatto sintesi di diverse posizioni e punti di vista”.

Dal canto suo Nunzio Sferragatta, assessore alla Sostenibilità ambientale, afferma: "Il controllo e la regolamentazione del gioco d’azzardo sono un dovere del Governo che deve garantire, attraverso le amministrazioni pubbliche locali, gli strumenti necessari a contrastare ed evitare i molteplici risvolti negativi legati non solo alle possibili infiltrazioni malavitose ma anche e soprattutto i rischi di disagio sociale che possono colpire i soggetti affetti da gioco patologico. Ben vengano quindi anche eventi come questo che creano confronto tra privati ed istituzioni, da cui possono scaturire idee e progetti per arginare queste pericolose problematiche".

 

LA RACCOLTA DEL GIOCO IN CAMPANIA – L'evento è stato l'occasione per puntare i riflettori sulla diffusione delle attività di gioco in Campania e la relativa raccolta.

Dalla rete di vendita censita nel 2021 dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli in Campania risultano: 25 sale bingo, 5.227 esercizi con Awp, 563 sale Vlt, 4.972 punti vendita con lotterie e 3.537 ricevitorie del lotto.

A livello territoriale, in Campania nel 2021 la raccolta del gioco fisico è stata pari a 4.680,98 milioni di euro, la spesa a 1.277,62 milioni di euro, le vincite a 3.403,36 milioni di euro.

Nel 2020 la raccolta era di 4.346,23 milioni di euro mentre nel 2019 era di 7.672,32  milioni di euro. Le vincite nel 2020 sono state pari a 3.201,22 milioni di euro mentre ammontavano a 5.822,75 milioni di euro nel 2019. Quanto alla spesa, nel 2020 è stata di 1.145,02 milioni di euro, nel 2019 di 1.849,57.

Per quanto riguarda i conti di gioco online, nel 2021 in Italia ne sono stati aperti 4.887.438. Di questi, 853.693 (17,5 percento) in Campania: numeri che portano la regione sul gradino più alto del podio.

 

I CONTROLLI DELLA GUARDIA DI FINANZA - Sul piano dell’attività di prevenzione e repressione, un ruolo fondamentale svolge la Guardia di Finanza la quale, grazie alle sue prerogative di polizia economico-finanziaria e giudiziaria a competenza generale, è in grado di procedere a 360 gradi verso tutte le forme di illegalità riscontrabili nel settore: da quelle più prettamente fiscali legate all’evasione dei tributi erariali, a quelle più sistematiche e pericolose che vedono il coinvolgimento di vere e proprie organizzazioni criminali.

Nell’anno 2022 e nei primi tre mesi del 2023, secondo i dati del Comando provinciale, i reparti della Guardia di Finanza operanti nella provincia di Caserta hanno eseguito 93 controlli e 7 interventi specifici ai fini antiriciclaggio, riscontrando 21 violazioni e denunciando 16 persone alle competenti Autorità Giudiziarie. Sono stati effettuati 18 sequestri, con l’individuazione anche di 12 punti clandestini di raccolta scommesse.

“Si tratta di una presenza ispettiva costante che testimonia l’impegno della Guardia di finanza nell’individuare e colpire trasversalmente fenomeni illeciti altamente pervasivi e diffusi sul territorio in grado, non solo di arrecare ingenti perdite finanziarie alle casse dello Stato e danni economici agli operatori legali del settore ma, anche e soprattutto, di favorire gli interessi della delinquenza organizzata che da diversi anni annovera il gioco illegale fra i suoi principali e remunerativi business criminali”, chiarisce Giuseppe Furciniti, comandante provinciale della Guardia di finanza di Caserta. “Sotto quest’ultimo aspetto, i reparti territoriali che mi dipendono operano in stretta sinergia con la componente specialistica del Corpo rappresentata dal Gruppo di investigazione sulla criminalità organizzata di Napoli, con l’obiettivo di imbastire indagini ad ampio spettro che consentano di risalire alle reti criminali più strutturate e di individuare i canali di riciclaggio e reimpiego dei proventi illeciti”.

 

 

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