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La rivincita dell’intrattenimento: a Bergamo risplende il comparto

13 marzo 2023 - 09:15

Il Family Entertainment Expo segna il successo del settore per la gioia degli operatori

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Un esperimento riuscito. E un segnale di forza e vitalità da parte di un settore che in molti consideravano ormai prossimo all’estinzione. È questa l’opinione generale con cui tornano a casa da Bergamo gli addetti ai lavori dell’Amusement, dopo la prima edizione al nord Italia del Family Entertainment Expo, che ha chiuso i battenti domenica 12 marzo. Si, perché a dirla tutta, non si può nascondere il fatto che fino alla vigilia dell’evento (o, meglio, anche fino a qualche minuto prima dell’apertura dei padiglioni) quello che tutti si chiedevano era se davvero ci sarebbe stato del pubblico disposto a salire fino in Lombardia, per vedere una fiera di un settore tradizionalmente legato alla stagionalità ma anche al territorio, che è prevalentemente quello della Riviera. Tanto più dopo lunghi anni trascorsi a Rimini, dove comunque continua ad esserci la fiera del gaming, per giunta a pochi giorni di distanza da quella di Bergamo. Insomma, possiamo dirlo: nel voler distinguere il mondo del puro intrattenimento da quello del gioco a vincita, quello che hanno compiuto gli operatori del Consorzio Fee è stato un vero e proprio azzardo. Ma restando nella metafora, si può certamente aggiungere che la scommessa è stata senz’altro vinta, come abbiamo già avuto modo di scrivere e come sottolineano gli stessi operatori, tornati a sorridere, nonostante le varie difficoltà, che comunque rimangono. “La fiera di Bergamo è senza dubbio un esperimento riuscito”, afferma senza indugi Luca Della Rosa, General manager di Cogan, tra i soci fondatori del Consorzio. “Abbiamo visto una grande partecipazione da parte del pubblico, un’offerta di prodotto molto ampia, variegata e di altissima qualità, e una proposta fieristica di livello, con una gestione molto professionale, ottimale, attenta alle esigenze imprese. Quindi esperienza complessiva più che positività, anche se rimangono tutti i problemi de mercato italiano, che vanno al di là della fiera”.

(In alto, Luca Della Sorte di Cogan)

(In alto, Luca Della Sorte di Cogan)

Dello stesso avviso anche Franco Sorte, Amministratore di Harding Trading, che spiega: “Con questa fiera volevamo dare la giusta visione del comparto e credo proprio che ci siamo riusciti. Abbiamo mostrato il settore per quello che è: un settore positivo, sereno, orienterò al divertimento dove tutti - da bambini ai genitori - si possono divertire. Era importante far capire che il nostro è un comparto che non è pericoloso, diverso da quello del gioco a vincita, che permette di socializzare e di fare aggregazione”.
Anche per Sorte, però, rimangono le criticità da affrontare e risolvere al più presto per poter dare un futuro al comparto: “serviva dare un’immagine corretta della realtà del settore anche perché a livello normativo continuiamo a scontare una cattiva immagine che non è veritiera, che condiziona ogni disposizione tecnica e legislativa, adottanti criteri derivati dal gioco di azzardo che nulla hanno a che fare con la nostra realtà. E se questo non verrà cambiato non potremo più lavorare”.

(Nella foto: Franco Sorte di Harding Trading)

(Nella foto: Franco Sorte di Harding Trading)

Posizione simile anche quella di Claudio Dalla Pria, operatore storico del settore e leader nel segmento dell’Amusement: “la fiera di Bergamo è andata molto bene e l’impatto è decisamente positivo”, spiega. “Era sicuramente necessario separare le due realtà del gioco con e senza vincita in denaro, anche se la separazione delle due diete, a pochi giorni di distanza una dall’altra, non rappresenta certo uno scenario ideale per i nostri clienti. Tuttavia la risposta è stata positiva, anche in termini di mercato”. Anche secondo Dalla Pria, però, ciò che serve è cambiare rotta a livello normativo e regolamentare: “Il risultato della fiera dimostra che il settore è vivo e che c’è grande interesse a svilupparlo, anche se - ad oggi - le norme vigenti non consentono di farlo, facendo vivere le imprese nella più totale incertezza e rendendo impossibile anche l’importazione di giochi che, al contrario, sono presenti in gran parte del mondo”.

(Nella foto: Claudio Dalla Pria di Dalla Pria Group)

(Nella foto: Claudio Dalla Pria di Dalla Pria Group)

A esprimere soddisfazione per la riuscita della fiera è anche Il presidente del Consorzio Fee, Tiziano Tredese: “credo che la fiera non potesse andare meglio di così e il segnale di vitalità che è emerso dai padiglioni di Bergamo dimostra che c’è tanta voglia di fare e che c’è spazio, se solo il legislatore ci consentisse di poter operare alle giuste condizioni”.

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