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Metaverso, il nuovo 'internet' alla prova gaming

15 febbraio 2023 - 18:52

Un dibattito organizzato in collaborazione con GiocoNews.it a Milano sul Metaverso, tra implicazioni per il gaming, sviluppi e insidie.

Scritto da Gt

Milano - Sul "Metaverso non si scherza ma si gioca": questo il tema del dibattito organizzato in collaborazione con GiocoNews.it all'interno dell'evento Future Lab 2023 di Milano. 
A inquadrare la questione, dopo l'introduzione del moderatore Alessio Crisantemi, direttore di GiocoNews.it, è Giuliano Noci, professore ordinario di Strategia & Marketing e Prorettore del Polo territoriale cinese Politecnico di Milano, che evidenzia come "osservando le prime fasi della sperimentazione, i contenuti immersivi grazie al senso di presenza hanno un impatto fortemente positivo". E sottolinea: "Il 2022 era iniziato con una tensione in senso attenzionale sul metaverso, ora siamo invece in una situazione opposta e il Metaverso rappresenta il nuovo internet, questo perchè c'è un'architettura che semplifica l'apprendimento". Ma il vero tema sarà "quali architettura esso seguirà. Mai c'è stata così grande attenzione da parte delle imprese e c'è da capire le architetture attraverso cui si manifesteranno i contenuti immersivi, in uno spazio che va dalla realtà fisica alla realtà virtuale. Non c'è una contrapposizione tra questi ruoli, ma un continuum questi contenuti immersivi manifesteranno la loro utilità per il mondo reale".
Novi evidenzia tuttavia: "L'Italia è terzultima in Europa per competenze digitali, mentre siamo molto ben messi nel luxury".
E quanto ai prossimi passi per lo sviluppo del Metaverso e al ruolo che può avere il gaming, secondo Noci "è evidente che abbiamo a che fare con un salto tecnologico che ha impatti sociali, manageriali ed economici molto significativi che si dipaneranno su una scala temporale non ancora chiara. Il gaming aiuterà in quanto è un elemento di socialità e può essere interessante anche in chiave di community building  come pure di community engagement. Ci piaccia o non ci piaccia, queste direzione di cambiamento ci sarà".

 

 

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Per quanto riguarda gli aspetti pratici a parlare è Gianluca Siciliano, sales account di SorareAgency, che si occupa di Nft e Metaverso in vari ambiti. Con la federazione Taekewondo sta sviluppando anche gli aspetti connessi al movimento in questa nuova dimensione. “Quando parliamo di Metaverso non parliamo solo di caschetto e realtà aumentata, ma va studiato anche come funzionano i mercati che coinvolgono la tecnologia blockchain, conoscere l'educazione. Il mio primo passo all'interno della Federazione è stato rivoluzionare il tesseramento degli atleti: in questo progetto – che è in fase di approvazione – c'è questa trasformazione, andare a digitalizzare, rendendolo Nft, il cartellino. Successivamente dato che il  Taekewondo è uno sport dove ci sono vari gradi, diciture - cintura nera, bianca, rossa etc – ho pensato di utilizzarle con i propri avatar nel Metaverso. In vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi in programma nel 2028 a Los Angeles, la federazione mondiale sta progettando un sistema dove ogni atleta, maschio o femmina, avrà dei sensori sulle braccia e sulle gambe e in base al movimento avrà un proprio avatar all'interno di un videogioco che seguirà i suoi movimenti. Questo processo sta iniziando ma per arrivare a questo la Federazione già all'interno del Grand prix international, la tappa dove gli atleti si qualificano alle Olimpiadi, ha realizzato delle corazze elettroniche che possono indossare.
Nella piattaforma Sorare insieme con Gianluca Comandini, che è uno dei massimi esperti in Italia, offriamo consulenze e diamo 'un'educazione' a tutti coloro che vogliono entrare in questo mondo, con un gioco calcistico che copre quasi tutte le leghe mondiali. Un processo che ad oggi vede delle figurine in formato digitale e in futuro si evolverà. 
Metaverso oggi è una parola utilizzata per tutto, come è stato anche per il blockchain  fino a poco tempo fa, per il machine learning o per l'intelligenza artificiale. Ma il vero problema è operativo: le tecnologie ci sono e sono molte, basta immaginare la realtà virtuale e la realtà aumentata. Per le società di gaming, è scomodo e ha alti costi e c'è il problema del loro abbattimento, per i caschi come per i guanti.
Quanto ci sarà davvero il metaverso non useremo più il computer ma useremo degli occhialetti. Non è solo un problema di costi, ma deve essere semplice, smart.
Quando si parla di framework operativi, nei visori ci sono degli errori grossolani – tipo l'effetto nausea – che vanno risolti, quindi c'è bisogno di investire per risolverli”.
Parlando delle necessità di chi lavora nello sviluppo, Siciliano aggiunge: “Ho parlato della necessità di risolvere i problemi legati all'hardware e alla scomodità ma il vero problema per me è l'interoperabilità fra vari metaversi, perché ognuno vuole fondare il suo metaverso per essere il primo ma va creato un fondale comune di conoscenza, una base per tutti gli sviluppatori in modo che possano parlare un solo linguaggio.
Molte persone non vedono il cambiamento, ma bisogna guardare alla passione, all'emozione: ai tempi di mio nonno si provava giocando con il subbuteo, ai tempi di mio padre, scartando le figurine, ora i ragazzi di oggi con le figurine digitali, o comprando una skip su Fortnite. Dobbiamo accettarlo, perché sono pur sempre emozioni, e dobbiamo rispettarli”.

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Stefano Fregoni, amministratore delegato e responsabile gaming FilsGame, sta analizzando con la sua software house sfide e opportunità del Metaverso: "Per noi la sfida è quella di avvicinare parte del pubblico che si è avvicinato al gioco online, non solo gambling ma anche arcade. Vogliamo sviluppare e provare delle funzionalità social che vengono poi reinserite all'interno di un gioco. Il Metaverso ci permette di fare delle prove meno costose in termini di certificazione e di sperimentare delle funzionalità di gamification che sono inserite in prodotti che vengono poi certificati". Un altro fronte su cui FilsGame sta lavorando è quello di sviluppi "dedicati alle community dove gli sviluppatori si possono incontrare e scambiare informazioni che coprono diverse tipologie di clientela, dal giocatore più esperto a quello con zero esperienza It. Questo per noi è particolarmente importante. Il mercato italiano è tra i più grossi su giochi e Arcade, mentre l'Europa è un mercato molto saturo dal punto di vista dello sviluppo di giocatori.
Riuscire a coinvolgere queste tipologie di giocartori in un ambiente immersivo è fondamentale per sviluppare il business che copra solo una parte del mercato. Molti hanno sentito parlare di Metaverso ma non sanno niente di cosa significa interagire con questo strumento".
Fregoni sottolinea, ancora, che "la maggior parte di questi ambienti sono in fase beta. Non c'è un Metaverso definitivo. Ce ne sono alcuni che preferiamo perché sono più rivolti ai giocatori oppure perché vanno a targettizzare un certo tipo di pubblico. L'obiettivo è fare business. Poi bisogna vedere la dimensione delle community e ci sono, ancora, considerazioni legate ai linguaggi degli sviluppi, alcuni per il mondo del gambling hanno delle limitazioni di licenza e non possono essere utilizzate e devono essere riadattate".

Stefano Sbordoni, avvocato e fondatore dello studio Sbordoni&Partners, evidenzia: "Partirei da un assunto che mi piace sempre ricordare, quello secondo cui la norma è statica, mentre il mercato è dinamico. In tal caso è l'opposto, in realtà la norma è l'accompagnatrice. Non dobbiamo cercare nulla di nuovo, anche per evitare di affogare nella carta e nella burocrazia. 
Nel 2014 ho pubblicato una monografia dal titolo 'Web, libertà e diritto, aspetti diritto positivo nella comunità virtuale', col quale, rapportando l'esistente a quello che è lo sviluppo tecnologico di questa realtà, web uno web due web tre, le regole sono le stesse. I principi importanti sono gli stessi. Parlando di gambling e di un set up regolatorio molto rigido e molto attento non c'è da ricercare un granché, in realtà basta adattare i principi generali a queste nuove realtà. La realtà immersiva è uno sviluppo che vorrei come professore vedere utilizzato nell'apprendimento, ma che nasce dal gioco". 
L'avvocato aggiunge: "Gli stessi Nft sono la traduzione sofisticata di quei tool che nei giochi di intrattenimento, vengono acquistati per migliorare le prestazioni. È successo che questo concetto come sempre succede si è sviluppato, prendendo un'altra forma, utilizzata anche in altri aspetti della vita socio economica. È bene ricordare dove nasce, dove sta approdando, e anche che è regolato sempre nello stesso modo. Giusto per fare un esempio concreto e un po' forte, un omicidio nel metaverso non viene punito con l'ergastolo, ma nonostante questo provoca degli effetti giuridici, che riportando a dei concetti fondamentali del diritto di tradizione romana sono facilmente identificabili. Insomma web uno web 2 e Web 3 sono strumenti, non sono realtà alternative a quella in cui viviamo. sono strumenti che migliorano ed efficientizzano i nostri rapporti, come la mail e gli allegati. Nella monografia che ho citato prima ho trattato anche il caso in cui gli utenti dei social fossero diventati cittadini della stessa realtà social, soggetti quindi ha delle leggi specifiche di quella realtà punto anche in tal caso si sarebbe tornati a far riferimento ai principi fondamentali del diritto".

L'avvocato Sbordoni evidenzia inoltre: "Se si continua a creare allarmismo nei media, e parlo del Metaverso ma ciò vale anche a livello generale, si frena lo sviluppo, e si frena soprattutto la possibilità di affrontare il tema adeguatamente da parte della gente. 
Cosa dovrebbe fare il legislatore? La prima necessità è quella di un metaverso comune, allora la prima necessità è che questo sia pubblico, per poter consentire quello zoccolo duro sul quale poi si inseriscono tutti gli altri. Questo ovviamente non preclude il diritto dei privati di andare per la loro strada, ma rende utilizzabile un'accezione comune, nella cui funzione di servizio tutti potremmo avere bisogno. Questo quindi il legislatore dovrebbe pensare di fare. Da ultimo il suggerimento è quello di non creare nuove realtà giuridiche di cui non abbiamo bisogno, ma di fare un bel lavoro di pulizia riprendendo i concetti base, applicarli a quello che sta succedendo, e da lì dar vita a quella base comune, che per gli aspetti di servizio e di utilità pubblica e sociale, può avere un metaverso comune", conclude.

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