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Avvocato Sbordoni: 'Riordino gioco online, testare impatto delle nuove norme'

15 marzo 2024 - 10:12

In un'intervista a GiocoNews.it a margine di Enada primavera 2024, il legale esperto di scommesse sportive Stefano Sbordoni propone dei 'crash test' per valutare l'impatto delle nuove norme per il gioco online sulle attività degli operatori.

Scritto da Ca
Nella foto: Stefano Sbordoni, legale esperto di scommesse sportive

Nella foto: Stefano Sbordoni, legale esperto di scommesse sportive

Rimini - “Bisogna fare dei test fin da ora per vedere quale impatto può avere sull'operatività la nuova regolamentazione; non solo il quadro generale ma anche le singole parti che sono state controverse e dibattute. Io farei quelli che si chiamano in gergo i 'crash test', effettuerei a livello di operatore dei test sulle attività proprio per come sarebbero previste, per quanto si possa capire, perché manca molta parte specifica di regolamentazione secondaria, che sarà nei bandi di gara e nei documenti allegati o in circolari esplicative che sicuramente l'Amministrazione dovrà emanare a suo tempo”.

Questo il punto di vista espresso da Stefano Sbordoni, legale esperto di scommesse sportive, ai microfoni di GiocoNews.it, in materia di riordino e bando del gioco online, a margine di Enada primavera 2024.

Quali sono le tempistiche?

“Io credo, da quello che percepisco, che l'Amministrazione sia preparata e che stia lavorando già da tempo, prima ancora che il decreto fosse definitivo. Quindi credo che entro fine anno potrebbe essere pubblicato il bando, da qui all'effettiva assegnazione ci sono i tempi tecnici, che come abbiamo visto nella precedente assegnazione delle concessioni sono di qualche mese, poi c'è un ulteriore step per andare live. Ritengo che per fine anno il bando possa essere pubblicato”.

 

Sbordoni poi fornisce il polso della situazione generale del mercato: “Molti stranieri si sono disamorati del mercato italiano perché non hanno capito molte cose, però se le aziende italiane – non soltanto le grandi, ma anche le medio piccole– hanno vissuto e fatto profitti fino ad oggi vuol dire che era possibile. Quindi questo disamore delle aziende estere è poco giustificato, a mio avviso. Forse, avendo maturato una certa esperienza, anche di fronte a ostacoli importanti, potranno iniziare a programmare diversamente”.

 

Il video dell'intervista integrale a Stefano Sbordoni.

 

 

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