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Bakun (Clarion Gaming): 'Ice già pronta a un nuovo debutto'

05 febbraio 2024 - 10:20

Il nuovo anno porta con sé notevoli cambiamenti, a partire da quello che dovrà affrontare la fiera Ice, l'evento globale del gaming che celebra la sua ultima edizione britannica.

Ewa Bakun, Director of Industry Insight and Engagement, Clarion Gaming

Ewa Bakun, Director of Industry Insight and Engagement, Clarion Gaming

Le prime settimane dell'anno ispirano una prospettiva orientata al futuro, ma l'avvicinarsi dell’ultima edizione della fiera Ice a Londra (in programma da domani, 6 febbraio, all'8), che mi vede coinvolta da ormai più di dieci anni, tutto questo mi infonde una certa nostalgia; per questo mi permetto di gettare uno sguardo sia al passato che al futuro, guardando all’evoluzione dell’evento, soprattutto sui temi della sostenibilità e della responsabilità, sociale e corporativa.

Il mio primo Ice risale al 2010, quando la fiera si svolgeva ancora all’Earls Court, nella zona centrale di Londra, godendo dell’accesso facile e quasi diretto a tutto ciò che la capitale britannica poteva offrire come la metropoli multiculturale e cosmopolita, non conoscendo allora né la sua futura trasferta ai margini della città né quella successiva dalla città stessa oltre le frontiere dell’Unione Europea. La fiera, con lo spazio che occupava forse appena un terzo di quello delle due hall dell’ExCeL, e aveva appena cominciato a osservare la crescita del settore online, con le aree maggiori riservate ai marchi del gioco fisico, tra i quali molti di essi non esistono più. Erano tanti gli eccessi degli espositori che oggi non sarebbero più aderenti agli standard del codice di condotta introdotto dall’Ice nel 2019, soprattutto nell’ambito dell’inclusività: poche le conversazioni sul gioco responsabile o sulla prevenzione del danno e del tutto inesistente la parola “sostenibilità”.

Tredici anni dopo, effettuata la trasferta all’est della città e la sua successiva doppia (o tripla) crescita, nonostante le previsioni di un immediato fallimento della fiera allontanata dal nucleo londinese, contrastiamo questo mio ricordo del 2010 con l’analisi del social listening del 2023. L’agenzia Commetric, che ha raccolto i dati durante l’ultima edizione dell’Ice, ci dice che i cinque temi più diffusi e discussi tramite le reti sociali erano: gioco responsabile, regolamentazione, sostenibilità, diversità ed inclusione, sicurezza e protezione dei dati. Purtroppo non ho i dati del 2010 (esisteva Twitter a quell'epoca?), ma scommetto che questi temi avevano allora, ad eccezione forse della regolamentazione, una scarsa diffusione.

Parliamo di una prospettiva temporale di oltre dieci anni che ha ovviamente influenzato questa evoluzione dei temi e della fiera stessa che a volte riflette il settore e spesso anticipa la diffusione di alcune tendenze. L’introduzione del codice di condotta che obbliga sia gli espositori che i visitatori a pensare alla diversità e all’inclusione, l’esistenza della Zona della protezione del consumatore installata nel 2018 e oggi un’iniziativa centrale per la fiera, seminari, campagne ed eventi di networking dedicati alla promozione dei gruppi di minoranza (sia di genere, che di razza, capacità fisiche, sessualità che neuro diversità) sono esempi delle iniziative spuntate nel corso degli anni come una risposta all’evoluzione del settore, ma anche per stimolare il progresso in questi ambiti.  

Partendo dal 2023 e dall’analisi di Commetric, quali saranno i temi del futuro, soprattutto in una nuova versione dell’Ice nella sua sede spagnola? L’ubicazione dell’Ice nel Regno Unito ha senza dubbio avuto impatto su tanti aspetti dell’Ice, come per esempio l’emergere e il successo della Zona della protezione del consumatore che ha approfittato dell’innovazione tecnologica in risposta alle esigenze regolatorie in precedenza al Libro bianco. La nuova sede ci permette di sicuro di ridisegnare la fiera, e quindi anche di reinventare le iniziative dedicate al gioco responsabile e alla responsabilità sociale del settore. Con la continua evoluzione delle discussioni che spostano il peso sempre più nella direzione della prevenzione, già ci chiediamo se la protezione del consumatore (che assume la necessità di proteggere da un danno invece di sviluppare i comportamenti sani e sostenibili) sia una definizione adeguata o se debba anche cambiare per riflettere il desiderio del settore di sopportare il gioco sostenibile.

E con le innovazioni nell’ambito di regtech e fintech, quali sono delle esperienze all’esterno del settore del gioco che potremmo abbracciare? Sono alcune delle domande in grado di influenzare la direzione dell’Ice. In ogni caso, il carattere globale dell’Ice rimane e, anzi, si intensifica con il rientro nell’Unione Europea e l’apertura maggiore, vista l’associazione linguistica, all’America Latina, la regione più citata per le sue opportunità di crescita ed espansione. Sarà un’opportunità, da una parte, di estendere la portata e la diffusione dei temi di responsabilità ormai ben radicati nella mentalità dei mercati più avanzati e, dall’altra, di arricchire le conversazioni con punti di vista ed esperienze proveniente da più mercati e soprattutto quelli al di fuori dei “soliti sospetti” del mercato anglossassone ed europeo. 

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