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Baretta (Comune Napoli): 'Riordino gioco, concludere iter con norme chiare'

14 maggio 2025 - 12:56

All'evento di Codere Italia a Salerno, Pier Paolo Baretta, assessore al Bilancio del Comune di Napoli, rimarca l'urgenza del riordino del gioco pubblico.

Scritto da Fm
©  Pier Paolo Baretta, assessore al Bilancio del Comune di Napoli - Pagina Facebook

© Pier Paolo Baretta, assessore al Bilancio del Comune di Napoli - Pagina Facebook

Salerno - “Le condizioni ora ci sono tutte, quindi è necessario arrivare a conclusione con l'iter della legge di regolazione nazionale del settore del gioco pubblico.”

Parole pronunciate da Pier Paolo Baretta, assessore al Bilancio del Comune di Napoli, già sottosegretario del ministero dell'Economia e delle finanze con delega al gioco, nel corso del workshop "In nome della legalità - Senza regole non c’è gioco sicuro" in agenda oggi, mercoledì 14 maggio, a Salerno, organizzato da Codere Italia.

Baretta, che nel 2017 fu artefice della prima intesa sul riordino del settore, mai concretizzatosi per la mancanza dei relativi decreti attuativa, sottolinea che c'è un aspetto da rimarcare: “Il gioco è una condizione 'normale' della vita delle persone. Il problema quindi non è il gioco, ma la sua deriva patologica, che va prevenuta con interventi di carattere sociale. Il gioco legale va tutelato, il proibizionismo alimenta l'illegalità come dimostrato da molti rapporti delle forze dell'ordine. La tutela del gioco legale si realizza con la riorganizzazione del settore, definendo regole molto chiare, un quadro nazionale: la questione territoriale, il proliferare di norme locali è stato un grande limite, è il momento di fare uno sforzo regolatorio”.

L'attuale assessore al Bilancio del Comune di Napoli quindi ricorda la sua esperienza in materia: “Io ho avuto l'occasione di costruire una prima intesa, poi rimasta incompiuta. All'epoca partimmo dall'idea di limitare la diffusione del gioco, di mettere un tetto al numero degli esercizi, stabilendo un margine per la riduzione, con il taglio delle Awp del 30 percento ad esempio. Ora serve una distribuzione territoriale organica che preveda la previsione a livello regionale della localizzazione delle sale gioco, e non di mettere i punti gioco fuori dalle città; sono sempre stato contrario alla creazione di 'zone a luci rosse del gioco'. Un altro aspetto centrale è la formazione degli operatori, poi ci sono le regole sanitarie, la buona prevenzione delle patologie. Il riordino è un'operazione fondamentale perché il gioco pubblico è un settore importante per l'economia del Paese che va regolato e tutelato combattendo gli estremi di proibizionismo e liberismo estremo”.

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