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Baselice (Osservatorio Dga Campania): ‘Gioco, formazione operatori aiuta legalità’

14 maggio 2025 - 12:16

Aniello Baselice, presidente Osservatorio Campania sul disturbo da gioco d'azzardo, al workshop 'In nome della legalità' organizzato da Codere Italia sottolinea l’importanza della formazione.

Scritto da Cc
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Salerno - “Il lavoro sul campo ci permette di fare considerazioni in una Regione che ha numeri alti nel gioco online e che si trova al secondo posto per il giocato fisico. Siamo tra le regioni che per quanto riguarda il comportamento presenta numeri più alti della media nazionale, pari al 6,3 percento. Abbiamo però un altro primato che ci dice come la Regione possa offrire aiuto, terapie e percorsi riabilitativi nella misura visto che abbiamo 683 strutture specializzate nel gioco. Abbiamo 3300 utenti seguiti dalla Regione e la Asl di Salerno prende in carico maggior numero di pazienti.” A  sottolinearlo è Aniello Baselice, presidente dell’Osservatorio regionale della Campania sul Dga nel corso del workshop "In nome della legalità - Senza regole non c’è gioco sicuro" organizzato da Codere Italia in agenda oggi, mercoledì 14 maggio, a Salerno e moderato da Riccardo Pedrizzi, giornalista, scrittore ed ex presidente Commissione Finanze e Tesoro del Senato.

"Ora l’osservatorio si trova a un bivio tra l’essere un organismo di studio oppure avere un compito da playmaker attivo. Stiamo operando su obiettivi precisi con l’impegno di un organismo unico in Italia che vede seduti stakeholders differenti. Per questo possiamo dire che stiamo lavorando su una formazione diffusa a tutti gli operatori, obiettivo che avevamo già annunciato nel 2025. Oggi cominciamo a presentare a distanza di un anno lo stato dell’arte dell’attività e dobbiamo intervenire sulla formazione di 6mila operatori della Regione Campania a cui serve uno sforzo di base”.

Baselice evidenzia anche che l’online permette di superare “il gap di un’organizzazione fisica e permette agli operatori di poter usufruire della formazione a distanza. Inoltre ci sarà anche una formazione di secondo livello per quelli che domani, a loro volta, saranno i formatori degli operatori delle sale giochi. Bisogna tenere presente che prima di tutto la formazione è un presidio della legalità ed è fondamentale che non sia improvvisata. Da una parte c’è l’osservatorio che fa da catalizzatore, dall’altro chiediamo la coerenza di assicurare l’effettiva formazione del personale”.

Secondo il presidente dell’osservatorio inoltre la grande sfida è rappresentata dall’online e le indagini nazionali rivelano che “la percezione del rischio sta calando tra i ragazzi mentre barcolla l’attenzione delle famiglie, a fronte di impegno maggiore delle scuole. Da una parte c’è un 41 percento di persone addette al settore che non controlla l’età e vende i prodotti e questo è un problema reale; dall’altra nelle sale abbiamo anche il 59 percento di personale che verifica. Il 43 percento dei giovani dichiara che può acquistare il gioco pur essendo minore ed è un aspetto sui cui bisogna trovare un’intesa comune

“Sulla questione del gioco illegale – conclude Baselice - noi come osservatorio possiamo “potenziare l’informazione e prossimamente avremo un evento per parlare di questo aspetto che si svolgerà il 22 maggio. Inoltre posso anticipare è che tra fine del mese di maggio e inizio giugno sarà presentato il progetto di indagine epidemiologica della regione insieme al Cnr.”

Riccardo Pedrizzi all’inizio dell’incontro ha invece introdotto l'argomento evidenziando che in relazione al settore del gioco “notiamo una lontananza del Paese legale che non vuole prendere atto degli studi del settore e della filiera che vengono periodicamente proposte. Circola una bozza di riordino del settore dei giochi, non si sa cosa contenga ma abbiamo un primo documento su cui la filiera si era espressa favorevolmente.”

Vittoria Cosentino, dirigente Asl e consigliere comunale, aggiunge: “I dati ci dicono che la spesa del giocato è in aumento del 13 percento. Noi come Asl mettiamo in piedi attività durante tutto l’anno e ben vengano iniziative come questa ma la prevenzione è fondamentale. Con la professoressa Gardinetti abbiamo messo in piedi negli anni un’attività di formazione e anche di sensibilizzazione nelle sale da gioco, presidiando e intercettando il bisogno prima che emerga. Il lavoro non è semplice e richiede responsabilità comune di famiglie, scuole, associazioni e istituzioni”.

Antonietta Grandinetti, direttore del Dipartimento Dipendenze Asl di Salerno evidenzia invece che oggi “non si parla più di ludopatia ma di disturbo da gioco. Importante è la definizione della dipendenza, perché una persona che gioco può viverlo in modo ricreativo e piacevole mentre per alcuni diventa una tragedia personale”. Grandinetti racconta anche l’esperienza di un progetto svolto all'interno del0le sale bingo di Codere: “Le persone che lavorano nelle sale da gioco sono venute in Asl e mi colpito che anche loro erano bravi a riconoscere quei segnali di quelle persone considerate problematiche che spesso sono aggressive.” Per questo motivo diventa necessaria anche “la consulenza degli esperti anche nel fronteggiare il gioco online che coinvolge i giovani e ha delle ripercussioni economiche e comportamentali. C’è bisogno di nuove azioni da parte di chi svolge la politica sanitaria, ovvero quelli che fanno il lavoro sul campo”.

Marco Garofalo, comandante del gruppo Tutela finanza pubblica del nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Salerno, commenta: "La Guardia di finanza è impegnata in prima linea nella prevenzione e repressione degli illeciti, e quello dei giochi è un comparto con un elevato dinamismo. Aumenta il giocato e aumentano sempre di più i consumatori che entrano in questo settore, un'ascesa che ha avuto il suo picco nell'anno 2020, con il Covid. La Guardia di finanza ha un approccio multidisciplinare nel contrastare le condotte illecite, dal controllo economico del territorio, sia a livello fisico che digitale, a indagini di polizia giudiziaria. 

Essendo la Guardia di finanza una polizia economica o finanziaria, è deputata al controllo dei soggetti che prestano questi servizi, dai centri scommessa ai concessionari online, verificando se hanno adempiuto agli obblighi di legge 231 del 2007, dalla verifica della clientela alla segnalazione di operazioni sospette, ma anche al contrasto dell'evasione.
Proprio per come è strutturato il gioco, questo è molto utilizzato da attività illecite per il riciclo di denaro sporco.
Adesso, ad esempio, si sta sviluppando il fenomeno del chip dumping, giocando al poker online, con alcuni truffatori che entrano assieme nella stessa stanza virtuale e fanno la giocata solo quando, conoscendo le carte degli altri, hanno la sicurezza che l'altro possa vincere, ripulendo, in tal modo, il denaro di provenienza illecita."

 

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