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Cangianelli (Egp Fipe): ‘Regole e divieti non hanno funzionato, serve quadro chiaro per il futuro’

15 maggio 2024 - 13:05

Emanuele Cangianelli, presidente Egp Fipe Confcommercio, è intervenuto nella conferenza stampa di presentazione del libro dell'avvocato Geronimo Cardia, a Roma, al Senato della Repubblica.

Scritto da Ca
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“Ha fatto molto piacere anche a me ascoltare il parere di autorevoli esponenti istituzionali sostenere negli interventi precedenti che distanziometri e orari siano regole stupide e che non hanno raggiunto nessun obiettivo per le quali sono state pensate. Anzi, dove queste limitazioni sono entrate in vigore si sono scatenati spostamenti non spontanei dell’offerta tra un gioco e l’altro generando qualche dispersione competitiva oltre a generare il solito spazio al gioco illegale.” Ha esordito così Emanuele Cangianelli, presidente Egp-Fipe Confcommercio nella conferenza stampa di presentazione del libro dell'avvocato Geronimo Cardia, "Il gioco pubblico in Italia: riordino questione territoriale e cortocircuiti istituzionali", tenutasi oggi, 15 maggio, a Roma, nella sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica.

L’analisi di Cangianelli si è spinta oltre, al futuro del settore retail: “Le concessioni non devono solo misurare fiscalmente il gioco ma fornire dati che segnalino tendenze e anomalie come nei sistemi antiriciclaggio che funzionano molto bene e deve essere questa la frontiera nel rapporto tra esercenti e consumatori. Abbiamo detto che le regole non hanno funzionato e la dimostrazione sta nel fatto che la maggior parte delle regioni non le ha implementate. Le imprese di settore aspettano nelle prossime settimane un atto politico che è l’intesa e un atto legislativo che è l’attuazione della delega fiscale per le concessioni del retail gaming. Qui ci dovranno essere gli indirizzi per un nuovo rapporto degli esercenti con i consumatori sulla base di nuove tecnologie. Sono queste le basi del futuro.”

Il presidente Egp Fipe ha insistito sulle licenze: “Il perimetro concessorio deve essere attualizzato ai numeri del 2024 e degli anni a venire. Penso che tutti gli imprenditori intendano continuare ad investire nel settore in cui già operano ma il quadro deve essere chiaro e deve fare luce sull’attività imprenditoriali degli esercenti sui numeri e sui ritorni. In caso contrario la mancanza di interesse nel settore fa perdere le migliori imprese e ci sono dei rischi di ritorno a contesti meno chiari che sono quelli di 20 anni fa ai quali nessuno vuole tendere. Un quadro chiaro è necessario per garantite e tutelare tutti gli interessi, della protezione del giocatore, dell’erario e delle imprese del gioco pubblico”, ha concluso Cangianelli. 

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