Chiacchio (Agsi): 'Ostracismo bancario? Un problema politico'
Pasquale Chiacchio, presidente Associazione gestori scommesse Italia, parla di riordino del gioco online e di discriminazioni bancarie, contro le quali c'è anche una raccolta firme.
Scritto da Cesare Antonini
"In questa tre giorni abbiamo raccolto circa mille firme, ed è il numero che ci eravamo prefissi. Operatori e concessionari presenti hanno risposto molto bene. Ormai con questa problematica della discriminazione bancaria non si può lavorare più, chiudono i conti correnti, non danno finanziamenti, addirittura non concedono mutui ai dipendenti quando apprendono che questi lavorano nel settore del gioco."
Così Pasquale Chiacchio, presidente Associazione gestori scommesse Italia, raggiunto dai microfoni Gioconews.it a Enada 2025.
"Il nostro obiettivo", continua Chiacchio, "è quello di raccogliere migliaia di firme e di portarle poi alla tensione della politica nazionale, perché questo è un problema che va risolto a livello politico. La politica ci chiede di rispettare tante regole, dall'antiriciclaggio alla tracciabilità, ma senza conti correnti questo risulta impossibile."
E toccando il tema del riordino del gioco spiega che "gli operatori del settore chiedono regole agili e sostenibili punto i luoghi sensibili devono essere pochi, le distanze devono essere minime. Solo con regole chiare un'impresa può investire e credere nel suo investimento."
"Le regole", aggiunge ancora il presidente di Agsi, "devono tutelare il regolatore, la parte sanitaria, ma senza dimenticarsi che in questo mondo ci sono imprese che operano nella legalità e versano 12 miliardi di euro allo Stato italiano, che poi vanno investiti in opere pubbliche e nel sociale.