Chiacchio (Agsi): 'Riordino del gioco tuteli giocatori e imprese'
Al convegno sulle regole del gioco e il modello Campania, il presidente di Agsi, Pasquale Chiacchio, rimarca l'esigenza di nuove regole che tutelino i soggetti 'fragili' ma anche le imprese del settore.
Scritto da Cc
Pasquale Chiacchio, presidente di Agsi - Associazione gestori scommesse Italia
Napoli - “Il motivo di questo convegno è la ricerca del confronto. Poi citiamo sempre la legge regionale della Campania perché il gruppo politico regionale è stato intelligente e ha affidato alla parte professionale l’interpretazione di ciò che si voleva fare. È fondamentale coniugare le esigenze della politica con la tutela delle parti sanitaria e imprenditoriale. Questo proponiamo al Governo: di sederci intorno a un tavolo e trovare un'intesa sul riordino nazionale del gioco pubblico che tuteli i soggetti vulnerabili, la parte politica, ma che abbia rispetto della parte imprenditoriale.”
Parole pronunciate da Pasquale Chiacchio, presidente di Agsi - Associazione gestori scommesse Italia, nel corso del convegno “Costruiamo insieme le regole del gioco legale – gioco fisico modello Campania” promosso in collaborazione con il Cni - Confederazione noleggiatori italiani nella mattinata di oggi, 30 maggio, a Napoli.
“Non ci dobbiamo vergognare di niente e dobbiamo trasmettere il giusto messaggio”, rimarca Chiacchio. “Non tutti sanno che il settore porta all'Erario un gettito di quasi 12 miliardi all'anno, e questo denaro è utile allo Stato. Su questo ci dobbiamo concentrare, nel trasmettere la giusta comunicazione del fenomeno.
Noi chiediamo non di penalizzare qualcuno ma che tutti gli operatori del settore rispettino le stesse regole. Tra le nostre proposte c'è quella di azzerare tutti i 'luoghi sensibili': non servono più, perché oggi ci sono i tablet e si può giocare ovunque. Abbiamo proposto di considerare delle distanze tra i punti di gioco e non dai luoghi sensibili.Chiediamo regole, perché senza di esse fiorisce il mercato parallelo illegale. Poi, ovviamente, ci vogliono anche i controlli”.