Cinque (Regione Campania): 'Riordino gioco, la politica sia all'altezza del compito'
L'assessore al Bilancio della Regione Campania, Ettore Cinque, sottolinea il ruolo che la politica deve svolgere nel normare il gioco.
Scritto da Cc
Napoli - “Abbiamo un’attenzione massima sul tema suffragata anche dal percorso fatto dalla Regione Campania con la legge sul gioco. Uno sforzo di sintesi, di ascolto unito alla capacità di elaborazione di un testo dove tutti si possono riconoscere. Con questo animo affrontiamo la discussione che avviene a livello nazionale con diverse prospettive.”.
Queste le parole di Ettore Cinque, assessore al Bilancio della Regione Campania, al convegno “Costruiamo insieme le regole del gioco legale – gioco fisico modello Campania” promosso da Agsi - Associazione gestori scommesse Italia in collaborazione con il Cni - Confederazione noleggiatori italiani nella mattinata di oggi, 30 maggio, a Napoli.
“Il tema del disturbo dal gioco patologico lo ho seguito molto. La domanda, dunque, è: perché dobbiamo privarci di giocare per la possibilità di incorrere in una patologia?” Riprendendo il tema affrontato dal presidente dell'Osservatorio regionale sul Dga Aniello Baselice, Cinque osserva: “Dal 2016 abbiamo avuto un incremento del 600 percento delle persone in cura per il gioco patologico. Sono numeri sottostimati e questo non ci deve impedire di guardare con serenità alla modalità di definizione di un modello partendo magari dal modello Campania. Proprio perché la Regione Campania è incline all’ascolto noi ci siamo incontrati di recente con il presidente Agsi Pasquale Chiacchio. Io non sono un esperto del settore e lo sto studiando perché vi devo dire che questo è un terreno di sfida per la politica come pochi altri ne esistono, ci credo fortemente perché la politica con la P maiuscola significa fare sintesi sulle esigenze della collettività: l’imprenditorialità e un comprato che produce tanti posti di lavoro e sulle esigenze di cittadini che vogliono di divertirsi. A questo aggiungiamo l’esigenza anche di tutela della salute che non dobbiamo aggravare ulteriormente. È il momento in cui la politica deve essere all’altezza del compito a cui è chiamata. Non ci si può nascondere dietro il lavoro fatto dei tecnici ed è importante dare un segnale”, conclude.