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Easg 2024: ‘L’Intelligenza artificiale prende il sopravvento o chi la usa?'

11 settembre 2024 - 13:33

L'intelligenza artificiale sta prendendo il sopravvento o lo stanno facendo le persone che la usano? Questo il tema del panel che si svolge nel corso di Easg 2024.

Scritto da Cc
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Roma - Cosa c'è di nuovo? L'intelligenza artificiale sta prendendo il sopravvento o lo stanno facendo le persone che la usano? È vero o falso? Questo il titolo del panel che si svolge oggi, 11 settembre, allo European association for the study of gambling, Easg 2024, cominciato ieri Lifestiyle hotel di Roma. A moderare la conferenza che, dunque, ha come tema centrale quello dell’intelligenza artificiale sono Philippe Vlaemminck e Beata Guzik.

A prendere per prima la parola è Sally Gainsbury, dell’università di Sydney in Australia. Nel suo intervento sottolinea l'importanza di un “approccio incentrato sul consumatore e focalizzato sull'utente, che significa usare la capacità di raggiungere gli operatori che ora hanno accesso a grandi quantità di dati per fornire ai consumatori l'accesso a queste informazioni in modo che vengano aiutati a gestire il proprio gioco e a comprendere il proprio comportamento".

Gainsbury evidenzia anche che ora è possibile “rendere disponibili ai giocatori le informazioni commercializzabili o inviare loro promozioni personalizzate per aiutarli a monitorare e tracciare il proprio gioco nel modo in cui vorrebbero utilizzare le informazioni. Inoltre c’è la possibilità di fornire informazioni che indicano se ci sono irregolarità o rischi, assicurandoci di renderli parte del processo di comprensione che riguarda l’utilizzo dei propri dati”.

Francesco Rodano, di Playtech, sottolinea che “strumenti di intelligenza artificiale come BetBuddy vengono utilizzati da oltre 14 anni per l'individuazione precoce di comportamenti problematici nel gioco d'azzardo”. Certo, “gli strumenti tradizionali di gioco responsabile come l'autoesclusione e i limiti di deposito sono ancora importanti, ma l'Ia permette approcci più personalizzati e proattivi”.
Quanto all'Italia, si sta assistendo al “passaggio dall'uso di limiti e soglie generici a un'analisi più sofisticata basata sull'Ia”. Infatti, essa “può elaborare grandi quantità di dati per estrarre preziose informazioni sul comportamento dei giocatori.. I modelli di apprendimento automatico sono addestrati per identificare i giocatori potenzialmente a rischio di sviluppare problemi di gioco. L'aspetto più importante è fornire informazioni sui rischi in fase iniziale, consentendo interventi tempestivi”.
Non solo, prosegue Rodano, “l'Ia permette interazioni personalizzate e suggerimenti che possono influenzare positivamente il comportamento del giocatore” e, guardando al futuro, “l'Ia apre possibilità per interazioni più avanzate, inclusi chatbot, interventi in tempo reale e analisi del sentiment. L'obiettivo – conclude - è la prevenzione attraverso l'individuazione precoce e il supporto personalizzato, piuttosto che reagire solo ai segni evidenti di problemi di gioco”.

Michael Auer di Neccton aggiunge una riflessione sull'identificazione del gioco problematico: “Molti operatori identificano il rischio di gioco problematico e lo fanno tutti in un modo abbastanza diverso. Quindi in Germania ultimamente il regolatore ha elaborato criteri specifici. Diciamo che qualcuno deposita cinque volte al giorno. Si è autoescluso tre volte negli ultimi tre mesi e usa carte di credito. Altri paesi hanno regolamentato in modo più flessibile e monitorano il comportamento del giocatore e se ne deriva un gioco potenzialmente problematico. Molto spesso anche questo viene frainteso. Quindi alcuni giocatori, operatori, licenziatari, regolatori credono che si possa identificare il gioco problematico in questa maniera”.

 

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