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Enada 2025, Sozzi (Romagna Giochi): 'Spazi di crescita per piccoli e medi operatori'

18 febbraio 2025 - 15:42

Riccardo Sozzi, Ad di Romagna Giochi, al panel 'Nuove regole per un nuovo mercato’ organizzato da Gioco News a Enada Primavera sottolinea il ruolo dei piccoli e medi operatori.

Scritto da Ca
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Rimini - “Gli operatori nel mercato italiano si sono sempre adattati al mercato e grandi operatori entrati nel mercato, specie stranieri, sono entrati ed usciti senza raccogliere quello che si aspettavano. Al di la della concentrazione sia grandi che medi e piccoli operatori sono riusciti a svilupparsi. È una questione di capacità.” Con queste parole Riccardo Sozzi, amministratore delegato di Romagna Giochi, prende la parola nel panel  “Nuove regole per un nuovo mercato” organizzato da Gioco News a Enada Primavera. Nel suo intervento, delinea luci ma anche ombre dello scenario attuale che devono affrontare gli operatori: “È vero anche però che per colpire un’area grigia nei Pvr si è colpiti tutti indiscriminatamente. Il limite dei 100 euro è assurdo se non si potranno caricare conti gioco perfettamente legali”.
E sottolinea: “Per noi la differenziazione nei tempi del riordino online e fisico è stato il vero grande errore che danneggerà il mercato. In ogni cambiamento le aziende italiane sono riuscite a creare valore e svilupparsi o anche solo sopravvivere”. 

Quanto alla contaminazione tra online e retail, secondo Sozzi “è normale che vi sia e ce ne sarà sempre di più grazie alla tecnologia. Mi piace parlare di clienti e non solo giocatori”, un termine che ha “un’accezione negativa, meglio parlare di cura e rispetto per il cliente cui offrire il prodotto migliore. La tecnologia ci porterà a ulteriori evoluzioni. Si potrebbe creare un’utenza che acceda a tutte le opportunità di gioco dalle Vlt al gioco online”. 
Secondo Sozzi, inoltre, “quello a cui stiamo assistendo è un’imposizione sul cambiamento di ruolo e di strutture aziendali e noi vorremmo scegliere come operare o farlo decidere al mercato”.

L'Ad si sofferma anche su un altro tema assai delicato: “Il problema delle banche che ci ostracizzano, poi, è assurdo e andrebbe risolto se si vogliono calare queste riforme dall’alto.
I piccoli e medi operatori si sono ritagliati spazi sul mercato con le loro forze e dovrebbero poter crescere e non sparire”. D'altro canto, conclude “i grandi operatori hanno fatto molte acquisizioni mentre secondo noi tra molti operatori medi e piccoli non si è riusciti ad unirsi e concentrarsi”. 

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