Enada workshop, focus sulla legalità e gioco responsabile
All'Enada workshop i rappresentanti delle forze dell'ordine e delle associazioni si soffermano sulla lotta al gioco illegale e patologico.
Scritto da Redazione
Roma - Focus anche sulla legalità, all'Enada workshop organizzato dall'associazione Sapar dal titolo “L’importanza di bar, tabacchi e di tutta la rete generalista per la tutela dei consumatori, del gioco legale e del valore delle piccole e medie imprese di gestione”.
Emanuele Pasquali della Guardia di Finanza punta l'accento sull'ascolto, ritenuto "fondamentalepoiché grazie ad esso si possono trovare importanti soluzioni. Credo che le parole spese oggi (22 novembre Ndr) saranno importanti per sviluppare strategie, insieme all’Agenzia delle dogane e dei monopoli, per contrastare l’illegalità”. E sottolinea come sia convinto che "senza il contributo degli operatori di gioco non si possono improntare al meglio le nostre attività. Per avere i risultati migliori possibili è necessario collaborare tra tutti per tutelare la legalità. L’interlocuzione è fondamentale per conoscere a fondo il settore ed operare al meglio”.
Da parte sua Michele Carbone, direttore della Dia, evidenzia la "forte volontà di rappresentare la nostra testimonianza al fianco degli operatori del gioco legale al fine che venga adeguatamente tutelato. Le ragioni per cui questo settore è attenzionato dalla criminalità sono varie" ma la principale sono "le forti opportunità che le organizzazioni possono sfruttare sia in termini di gioco illegale ma anche all’interno del gioco legale, ovvero infiltrarsi al fine di sfruttare il sistema”.
Erasmo Scipione, della Polizia, sottolinea le "difficoltà a seguire queste normative diverse sul gioco" e dunque "avere una uniformità legislativa potrebbe essere utile anche per svolgere al meglio il nostro lavoro. Siamo sempre a disposizione per gli operatori del gioco e offriamo consulenze per tutti per adempiere ai regolamenti".
Antonio Affinita (presidente Moige) si sofferma invece sull'interesse che l'associazione ha "che il gioco sia legale. Un aspetto importante su cui ci confrontiamo riguarda il tema della tutela dei minori sul quale riteniamo che dovranno essere fatti ulteriori passi”.
Infatti, "all’illegalità non interessa tutelare nessuno e mi aspetto invece che dagli operatori di gioco legale ci sia una forte risposta al fine di vietare il gioco minorile. Noi siamo lungi dal voler demonizzare un settore dove ci sono famiglie che lavorano e producono, però dico di combattere con grande forza l’accesso dei minori al gioco".
Concetti simili sono ribaditi, su un fronte diverso, da Gianmaria Chiodo, presidente Cni: “Tutti gli operatori di gioco legale hanno tutto l’interesse che l’illegalità venga eliminata. Le ragioni sono semplici: tolgono i guadagni e sporcano un settore tra i più produttivi d’Italia”.