Evangelista (Betsson Group): 'Formazione dipendenti e AI sul gioco responsabile'

Roma - “Il nostro impegno sul gioco responsabile si basa su tre grande pilastri: il primo è quello di mettere a disposizione un ambiente di gioco sicuro che offra un buon intrattenimento e non cada nella frustrazione. Il secondo pilastro riguarda il monitoraggio sulle attività di gioco che previene le criticità e allo stesso tempo identifica quelle già insorte. Il terzo pilastro riguarda gli interventi del concessionario per eliminare ogni eventuale rischio.” 

Lo sottolinea Dario Evangelista, deputy general counsel di Betsson Group, nel corso del convegno "Comunicare il gioco responsabile: gli obblighi degli operatori nel gioco legale", in agenda oggi, 6 marzo, a Roma. 
Evangelista sottolinea anche che si può “mettere a disposizione un gioco sicuro offrendo al cliente strumenti che consentono di gestire la propria esperienza. Tra questi c’è la possibilità di impostare limiti di gioco, di giocata, durata, fino all’autoesclusione che può essere consigliata e che può essere temporale oppure permanente.”

Inoltre viene consentito ai clienti “di fare anche un test per capire, in base alle risposte, se può essere un individuo a rischio. C’è poi la parte della formazione ai dipendenti, perché è necessario che siano preparati a intervenire quando insorgono problemi di questo tipo. Sul gioco responsabile tutti i dipendenti  fanno un training ma se da un lato la fase di controllo viene fatta da una parte umana, in parte viene effettuata anche dall’intelligenza artificiale che ovviamente analizza i parametri del gioco, ad esempio quando il cliente gioca, o in che ora, e registrandone i comportamenti”.