"In questi anni abbiamo assistito alla crescente complessità dell'attività di trattenimento del gioco a causa dell'evoluzione dei consumi ma anche purtroppo a causa di un eccesso di frammentazione normativa nei territori spesso più dettata da reazioni emotive che da una visione strategica del problema".
A dirlo è Lino Enrico Stoppani, presidente nazionale Fipe, vicepresidente vicario Confcommercio nazionale, in apertura dell’incontro “Confronto aperto – Il futuro del gioco legale con regole condivise”, organizzato da Egp Fipe oggi, 25 giugno, a Milano.
Stoppani sottolinea l'importanza del gioco e dei suoi riflessi economici e sociali sottolineando l'importanza di "rafforzare il dialogo tra le istituzioni, le imprese e gli operatori della salute del terzo settore sui giochi con vincita dei denaro. Tutti i soggetti che abbiamo chiamato oggi a ragionare su questi argomenti", continua, "sono accomunati da quel senso di attenzione per promuovere un forte e convinto impegno per la legalità, la trasparenza e la responsabilità sociale".
Parlando della sua associazione ricorda che Fipe rappresenta il diffuso e qualificato tessuto dei pubblici eserciti italiani, certamente portatori di interessi economici, ma anche di una forte funzione pubblica implicita anche nella loro titolazione pubblico esercizio che esprime bene il significato di luoghi di socialità, di segregazione, di sicurezza, di animazione e vivibilità dei luoghi", esercizi tra i quali "ci sono anche migliaia di attività che operano nel gioco e che provano a fare questa legittima attività rispettando le regole, offrendo prodotti di gioco in concessione dallo Stato, provando ad assicurare ambienti controllati e organizzati per il più trasparente rapporto con i consumatori, attenti anche ai soggetti più deboli, in primisi minori, oltre a quei soggetti a rischio di gioco compulsivo".
Ricorda, Stoppani, che "da circa 5 anni Fipe sostiene il lavoro di Egp, l'associazione del gioco lecito all'interno della nostra federazione, difendendo il gioco in sé, in quanto scelta del consumatore, ma anche difendendo la legalità della sua gestione, la responsabilità nella sua distribuzione e la correttezza nei confronti dei consumatori; difendendo il ruolo delle imprese (fondamentale per presidiare e tutelare i consumatori e gli interessi collettivi)".
In merito al tema della ludopatia sottolinea che "siamo consapevoli che sia un fenomeno sociale sempre più grave che preoccupa anche chi ha la responsabilità di difendere interessi collettivi, come può essere la federazione o la stessa Egp, ma la risposta a questa patologia non può essere l'esclusione indiscriminata o il divieto del gioco lecito, e neanche la criminalizzazione dell'offerta regolare e lecita".
Secondo Fipe, spiega Stoppani, "la risposta deve essere legislativa, e si trova investendo sulla formazione strutturata e certificata degli operatori a contatto con il pubblico, si trova investendo in controlli più efficaci e mirati da parte delle forze dell'ordine, dell'Agenzia dei Monopoli e ricercando anche un migliore equilibrio normativo tra i diversi canali distributivi, in particolare in quelli telematici che assicurano oggi un accesso continuo e delocalizzato".
Le richieste di Fipe sono rivolta all'istituzione di "un approccio pragmatico, unitario e coerente che valorizzi i prescritti legali e scoraggi e persegua le scorciatoie dell'illegalità e dell'anonimato digitale".
"L'obiettivo comune", chiosa Stoppani, "deve essere quello di perseguire e traguardare un sistema di gioco pubblico sicuro, tracciabile, responsabile, economicamente sostenibile. Un obiettivo che richiede collaborazione e responsabilità da parte di tutti: imprese, istituzioni, enti sanitari, forze dell'ordine e società civile". E rivolge infine "un richiamo ai miei", rivolgendosi ai suoi consociati, sottolineando "quel forte ruolo sociale che svolgono, fatto a volte anche di rinunce sul fronte economico, per prevenire quelle che sono le devianze e gli eccessi che conosciamo molto bene".