“Eventi come quello di oggi sono un'occasione utilissima di confronto su un tema cruciale; c'è un dibattito pubblico internazionale su questo tema e l'Italia invece non riesce ad entrarvi.
Credo sia necessario sottolineare la necessità di applicare la teoria dei nudge (secondo cui sostegni positivi e suggerimenti o aiuti indiretti possono influenzare i motivi e gli incentivi che fanno parte del processo di decisione di gruppi e individui, Ndr) per favorire comportamenti di vita più solidali.
E anche un approccio al gioco più responsabile”.
Parole pronunciate dal deputato Andrea Casu (Partito democratico) nel corso della presentazione del progetto condotto da Bva Doxa e dalla Bva Nudge Consulting dal titolo “Gentilmente responsabili – Le scienze comportamentali per un gioco consapevole”, tenutasi oggi, 12 dicembre, a Roma, nella sede dell'Università Lumsa.
Nel settore privato, rimarca Casu, “la psicologia cognitiva, le scienze comportamentali, sono molto usate, anche per calcolare la disposizione dei prodotti nei centri commerciali e favorire quindi gli acquisti, ad esempio, mentre il settore pubblico continua a puntare praticamente solo sulle norme, pensando che se modifico le norme la persona modifica il proprio comportamento, mentre a volta non sa neppure che esistevano tali norme.
Per questo credo che un approccio comportamentale possa offrire altre soluzioni, e ottenere dei risultati con uno sforzo minore. Anche nel tema del gioco, come nel caso del registro di auto-esclusione: c'è già la possibilità di aderirvi, laddove ci sia la consapevolezza di avere un problema di gioco patologico. Si può fare, ma il 99 percento delle persone non sanno che esiste, o fa fatica o trovarlo sul web”.
Da qui la proposta del deputato del Pd: “Perché non si istituisce una nudge unit che studi questo tema, per favorire la consapevolezza dei giocatori in materia di gioco responsabile e individuare un percorso di 'spinte gentili'?
Potremmo anche proibire il gioco, ma un modo illegale per giocare ci sarà sempre.
Quindi bisogna mettere le persone nella condizione di poter giocare in modo consapevole, agendo sui comportamenti e superando le posizioni ideologizzate”.