Gioco e sistemi pagamento, Verona (Vne): 'Compattezza nel cercare soluzioni'
19 settembre 2024 - 12:40
Lorenzo Verona di Vne all'evento di Okto sottolinea l'evoluzione dei sistemi di pagamento e le necessità attuali.
Scritto da Ca
Roma - “Dal 2000 si parla di strumenti di pagamento diversi dal contante. A livello internazionale si sta andando verso la tracciabilità” ma “creare strumenti alternativi per il gaming è complicato. Ci scontriamo con le banche che chiudono i conti legati al gaming”. Questo il quadro delineato da Lorenzo Verona, Ceo di Vne, nel suo intervento al panel “La riforma del gioco e le opportunità per i concessionari, i fornitori di servizi e le reti di affiliazione” dell'evento “La riforma del gioco online e i sistemi di pagamento: tra sfide e opportunità” organizzato da Okto in collaborazione con Gioconews.it.
Verona ricorda: “Tanti anni fa ho creato il primo strumento che scaricava il conto gioco in un punto vendita ricariche e c’era collegato una carta di debito. Sono strumenti che costano e il giocatore potrebbe preferire quello che costa meno. Per questo il contante non sparirà e credo che il mercato non verrà stravolto totalmente”.
Dunque, “la palla passa al legislatore che deve essere bravo a far utilizzare questi strumenti”, in caso contrario “non verrà aumentata la sicurezza”.
Il Ceo di Vne spiega, ancora: “Per delle somme molto elevate le transazioni sono cashless e dipende poi da città e cittadini. Sotto i 20 euro il 70 percento degli italiani utilizza il contante. In Germania è simile e in Spagna il contante è ancora prevalente”. Tuttavia, “si va verso lo strumento elettronico nel mondo del gaming online. È anche coerente. Il mercato si genera da solo e non sono spaventato dalla tecnologia. A me fa paura che il regolatore non vuole andare verso la filiera e che non si tenga in considerazione la difficoltà dell’utilizzo della tecnologia da parte della popolazione.
Dobbiamo essere compatti per cercare soluzioni e anticipare la legiferazione altrimenti poi sarà tardi”, conclude.