Roma -
“Come stiamo vivendo il tema dell'innovazione? Un anno fa l'Ai e il machine learning sembravano qualcosa su cui sperimentare, non è più così. Ormai è parte integrante dei tool aziendali. Abbiamo costruito una visione su come usare l'Ai, con un approccio distributivo, individuato le aree, e dato le priorità, applicandola in primis nell'esperienza del giocatore, nella costruzione del gioco, verificando cosa funziona e cosa no grazie ad un utilizzo spinto dei dati.”
Camilla Folladori, chief strategy officer di Sisal, in apertura della tavola rotonda "Industria del gioco 2025: strategie per una crescita sostenibile e innovazione", tenutasi il 9 aprile a Roma nell'ambito dell'Italian Gaming Expo & Conference, con la moderazione di Carlo Alberto Carnevale Maffè, associate professor of practice di Strategy and entrepreneurship presso Sda Bocconi School of management.
Marco Castaldo, Ceo di Microgame, affema: "Noi ci siamo lanciati subito nel fare una serie di interventi per migliorare l'efficienza dei processi, sviluppato un generatore di contenuti per lo sport, un sistema di rilevazione delle anomalie di gioco in home. E abbiamo migliorato la nostra vetrina casinò basandola su algoritmi più avanzati L'Ai permette di fare delle cose che prima non ti saresti immaginato di fare, poi bisogna stare attenti al rovescio della medaglia, alla possibilità di essere imitati".
Markus Buechele, Ceo di Novomatic Italia, rimarca: "Ritengo che AI sia punto di forza per migliorare prodotti e renderli più competitivi, piu sicuri per l'utente finale, unire il gioco consapevole con strumenti sicuri, introducendo ad esempio la biometria e l'uso dell'Ai predittiva. È importante essere propositivi verso il mercato e il regolatore, condurre la domanda in un ambiente sicuro, è ora di portare l'innovazione e la crescita anche nel gioco terrestre, non solo nel gioco online. I prodotti sono pronti, ci servono le regole".
Il secondo giro di interventi comincia con Folladori: "Quello che vediamo adesso nascere in modo prepotente è tutta la parte degli agentic. È necessaria una regolamentazione europea per essere sicuri che tutto quello che viene sviluppato sia compliant by design".
Castaldo evidenzia quanto la regolamentazione incida in modo sensibile: "È una cappa che vincola fortemente gli operatori, e bisogna essere bravi a capire come gli strumenti tecnologici ci assistono per creare una strategia vincente".
Buechele punta sui sistemi di pagamento, e in particolare sul wallet elettronico sviluppato da Novomatic, che unisce due mondi, garantisce la tracciabilità nel gioco terrestre, come richiesto dalla Guardia di finanza", e consente al concessionario di "dare più servizi e sicurezza all'utente finale".
Parlando di sostenibilità, ecco ancora Folladori: "Se tu devi trasmettere valori ai dipendenti e ai giocatori non puoi parlare solo di compliance ma di valori condivisi e che siano un impegno. Noi usiamo una narrazione su quattro assi: la costruzione di un futuro responsabile che passa attraverso il play well, gioca ma gioca bene, con l'obiettivo di arrivare al 2030 senza giocatori problematici; we walk the talk; work better, indirizzato ai dipendenti, a cosa l'azienda fa per farli sentire liberi di esprimere se stessi, avere la possibilità di crescere, puntando su un target di leadership femminile al 40 percento nel 2030. Abbiamo poi un tema di sostenibilità aziendale, essere carbon free nel 2030, e il do well”.
Castaldo, sulla sostenibilità afferma: “Continuo a essere perplesso sulla direzione del settore che tende a volte ad autoghettizzarsi. Il gioco deve essere divertimento, spensieratezza; più che sull'espressione 'gioco responsabile' preferisco parlare di 'sostenibilità'. Ma dico no a soluzioni semplicistiche, per capire come agire, cosa è sostenibile per ogni giocatore, la frontiera è capire quanto un giocatore 'può' giocare”.
Buechele dal canto suo dice: “I programmi di sostenibilità fanno già parte della nostra sensibilità, sono già nel nostro Dna, nella nostra cultura aziendale, crediamo in questi valori, sono orgoglioso di farlo e con me i 4500 dipendenti di Novomatic in Italia. Ma la regolamentazione non rispecchia tutto quello che facciamo, e dobbiamo affrontare anche la narrazione negativa offerta dai media, in generale: dobbiamo arrivare a una reputazione sostenibile”.
Sulla regolamentazione del gioco online Castaldo afferma: “Moltiplica i costi, strozza il canale distributivo che era il vanto dell'industria italiana, i Pvr, e introduce nuovi obblighi e altre cose che non abbiamo capito ma che influiscono molto. Abbiamo deciso di fungere da polo di aggregazione per gli imprenditori medio piccoli e che intendono continuare a offrire gioco, se si aggregano. Noi vogliamo essere attori di questo canale distributivo, lavorare sull'omnicanalità, uno degli elementi portanti del settore del futuro. Speriamo che la regolamentazione non ci dia svantaggi competivi nei confronti dell'illegale".
La chief strategy officer di Sisal puntualizza: "Per noi è importante la certezza delle regole, per defiire gli investimenti, il piano commerciale, le politiche di committent e compliance, quindi vediamo con favore la regolamentazione, purché ci sia certezza".
Il Ceo di Novomatic Italia invece afferma: "Per noi quella della regolamentazione è un tema molto caldo, sarebbe gradito avere un regolamento europeo almeno sui punti cardine del gioco con vincita in denaro. In Italia vedIamo che i gusti degli utenti cambiano in fretta e che le regole cambiano troppo lentamente a volte, quindi ci auguriamo una maggiore armonia nella regolamentazione dei diversi tipi e canali di gioco".
Cosa prevedete nei prossimi 3-5 anni per il settore?, chiede Carlo Alberto Carnevale Maffè ai rappresentanti dei concessionari protagonisti della tavola rotonda di Ige.
Per Castaldo, "la più impattante è la sfida del consolidamento".
Per Folladori, è centrale "come i consumatori cambieranno il modo di proporre i giochi".
Per Buechele sarà importante "supportare la cultura del gioco responsabile".