skin

Ige 2025, il keynote speech di Fabio Lalli sullo spatial computing ed Xr nel gaming

09 aprile 2025 - 15:17

All’Italian Gaming Expo and Conference al Salone delle Fontane di Roma, il keynote speech di Fabio Lalli sullo spatial computing ed Xr per il futuro nel mondo del gioco.

Scritto da Ca
fabiolallispeach.jpg

Roma - Nuove prospettive tra gaming e tecnologie grazie all’interessantissimo keynote speech di Fabio Lalli, entrepreneur, advisor e speaker, sullo spatial computing ed XR nel gaming.

Ecco le sue preziose prospettive all'Ige: “Di cosa parliamo oggi? Mixed reality, spatial computing ma soprattutto cosa c’è oltre e qual è la rilevanza nel mondo del gaming e non solo. Cosa sta succedendo nell’aspetto dell’immersività. Il meccanismo dell’interazione è nuovo: ci si sposterà dallo schermo sempre di più e questo apre tantissime tematiche come il coinvolgimento dell’utente finale. Il spatial computing è il punto in cui il digitale smette di essere contenuto e inizia ad essere parte dell’ambiente. Il mondo dell’augmented reality, come il Pokemon Go, il virtual reality è essere parte del contesto ed essere isolato dal reale, mentre con lo spatial computing, diverse tecnologie si stanno mischiando come AI e blockchain. Tecnologie che arrivano ad un livello di maturità tale da poter entrare in collaborazione e sviluppo. Digitale e fisico entrano in una nuova prospettiva con lo spatial computing: l’informazione è bidirezionale.

Facendo scansioni ambientali con fotocamere e AI, un oggetto portato dal virtuale interagisce col reale. L’informazione digitale si può comportare come un oggetto reale nello spazio fisico. Una palla virtuale può rimbalzare nello spazio reale grazie a delle mappature realizzate con le nuove tecnologie. Se prima dovevamo creare ambientazioni virtuali per giocare, adesso questo si può fare direttamente nello spazio già esistente. Questo apre a nuove possibilità.

Come ha dichiarato il CEO di Google, il concetto di dispositivo svanirà. Concetto assolutamente interessante e molto condivisibile. Ma non sarà proprio così; il dispositivo sparirà nell’interazione con l’ambiente, visori, mouse e altro, potrebbero davvero sparire con lo spatial computing.

Si potrà cliccare con gli occhi, ad esempio, e l’esperienza sarà pazzesca. Quando è stato introdotto lo swipe negli smartphone, non eravamo abituati, ma era un movimento naturale così come quelli che arriveranno e cui ci dovremo abituare. Tuttavia, ci sono molti ostacoli: i dispositivi e i visori sono ancora poco diffusi; ci vorranno 3-5 anni per vederli maggiormente diffusi; gli stessi dispositivi diventeranno più comuni quando saranno interessanti i contenuti, il terzo tema in cui bisogna migliorare perché c’è un’offerta molto bassa. Gli utenti hanno comprato device per l’immersività ma non hanno molte opzioni per utilizzarli.

C’è un momento di stallo, quindi, i costi sono alti e i benefici, cioè l’utilizzo e i contenuti, sono ancora pochi ma anche grazie al gaming, che è all’80% negli store, la stasi si sta sbloccando. Alti anche gli investimenti dei player, delle aziende, che stanno investendo molto”.

Altri articoli su

Ti interessa questo argomento?
Registrati all’area riservata e segui i tuoi tag preferiti. Accederai all’elenco di tutti i nuovi articoli che usciranno legati a questi tag.

Articoli correlati