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Ige 2025, occhi puntati sulle strategie di fidelizzazione e attrazione nel gaming

09 aprile 2025 - 16:05

All'Italian Gaming Expo & Conference si parla di come vincere il gioco dei talenti e delle strategie di attrazione e fidelizzazione nel gaming.

Scritto da Amr
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Roma - "Vincere il gioco dei talenti: strategie di attrazione e fidelizzazione nel gaming" è l'attualissimo tema trattato in una delle tavole rotonde organizzate nella giornata inaugurale, oggi 9 aprile nel Salone delle Fontane a Roma, dell'edizione 2025 dell'Italian Gaming Expo & Conference.

Ad aprire i lavori il moderatore Stefano Saladino, co-autore del libro "Il mio Impact Job" edito da Franco Angeli e marketing innovation advisor.

Italo Piroddi, Ceo di Aruba Academy e Hr, chief learning officer di Aruba Spa, fornisce la sua definizione di talento: "PIù che definizione do una metafora: in Aruba lo pensiamo come a un motore di ultima generazione, ma se non è montato in in telaio adeguato e supportato da componenti meccaniche importanti le sue potenzialità restano inespresse. Il talento è una forza straordinaria che ha bisogno dell'ecosistema giusto per esprimersi al meglio e portare il valore aggiunto che ci si aspetta, dunque è importante coltivare le competenze. La nostra strategia si basa sullo sviluppo dello persone, investiamo nella crescita professionale, puntiamo sulla formazione continua come leva strategica".

Benedetta Bricchetti, Hr senior manager di Lottomatica,  evidenzia che "non è più solo l'azienda a selezionare il giusto candidato, ma anche il contrario, dunque la fase di selezione è fondamentale nel presentare l'azienda, la cultura e i valori che il candidato potrà trovare una volta diventato dipendente. Qiesto è cambiato tanto dopo il Covid, le giovani generazioni non cercano solo la possibilità di realizzarsi ma di trovare l'equilibrio con la vita privata, difficilmente vogliono perdere questo aspetto. Vogliono un'azienda che dia loro modo di formarsi ed è importante la chiave valoriale".

Gianluca Bilancioni, Cfo e Hr director di Teleperformance Italia, osserva: "Abbiamo fatto un laboratorio continuo di sperimentazioni fuori dalle righe. Nell'azienda mettiamo il cuore e l'amore, basta questo? Brunello Cucinelli dice di sì! Un tempo l'home boarding era procedurale, gli facevamo lo 'spiegone' e gli dicevamo tutto quello che dovevano fare, ora facciamo lo spieghino ma ci mettiamo molto amore. Lo spieghino lo capiscono e si sentono dentro a un'azienda che è veramente interessata a loro. Questa cosa gliela devi fare sentire nella realtà. Noi facciamo un orario di lavoro personalizzato, abbiamo l'85 percento di dipendenti in smart working e non abbiamo turnover".

Comandini sollecita i relatori: la formazione è un obbligo o un'opportunità?

Bricchetti racconta: "Noi dobbiamo accompagnare lo sviluppo delle metacompetenze, navighiamo in modo completo, erogando competenze tecniche ma anche di cultura aziendale, noi siamo il frutto di tante acquisizioni e dobbiamo formare un amalgama".

Opposta l'esperienza di Bilancioni : "Da noi non c'è un processo dall'alto che riguarda la formazione, ma dal basso. Io parlo personalmente con i dipendenti e chiedo di cosa hanno bisogno".

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