Roma - “La legge delega prevede il riordino generale del settore del gioco, ma ci sarebbe anche altro principio da rispettare: la stabilità durante il periodo concessorio. Assicurarla è un'intenzione dell'Agenzia”
Lo precisa Mario Lollobrigida, direttore Giochi dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, nel suo intervento al seminario pubblico “Il futuro del settore dei giochi tra innovazione di mercato e politiche fiscali", (powered by Igt), organizzato dall’Istituto per la competitività (I-Com) oggi, 24 ottobre, a Roma.
Prendendo spunto dalle parole di Pier Paolo Baretta, anche lui fra i relatori del seminario, Lollobrigida puntualizza: “È facile che il gioco possa essere un bancomat ma nella normativa è sancito anche il principio della stabilità delle regole di concessione. In questo momento è chiaro che il legislatore dovrà pensare bene prima di fare un intervento perché il rischio è di rivedere i parametri concessori. Sul gioco online è difficile pensare che possa cambiare in maniera significativa la fiscalità prima della gara ma anche dopo; è il settore più a rischio di gioco illegale. Quest’anno abbiamo inibito il doppio di siti illeciti dell’anno scorso ma ne nascono molti ed è complicato. Sembrerebbe che siano disponibili nuove tecnologie per aiutarci ma quello è il settore da dove viene la maggior parte dell’illegalità. Non vedo margini per possibili aumenti di tassazione sull’online ma non li vedo sul fisico”.
Il direttore Giochi poi sottolinea: “A parere dell'Agenzia, come abbiamo scritto con una proposta normativa, sarebbe il caso di diminuire la tassazione anche per il settore degli apparecchi, uno dei più importanti per l’Erario, ma che sta vedendo calare il suo contributo all'Erario. Ma il payout delle slot machine non è in linea con altri giochi, è più elevato. Anche noi siamo favorevoli alla diminuzione del Preu sulle Awp a beneficio del payout per sostenere il settore. Un altro tema da affrontare è la necessità di razionalizzazione della rete sul territorio. Il ministero dell'Economia e delle finanze ha inviato la nostra proposta alla Conferenza unificata Stato-Regioni, visto che i lavori del tavolo tecnico sul riordino del gioco fisico non andavano avanti. La nostra proposta strutturata sarà argomento di discussione alla prossima Conferenza. Speriamo che una volta trovato l’accordo potremo andare avanti anche nei bandi di gara delle concessioni per il gioco fisico. La legge di Bilancio per il momento non prevede alcun intervento sulla fiscalità e abbiamo ottenuto che alcuni principi siano stati recepiti dal legislatore”.
Quanto al bando dell'online, Lollobrigida evidenzia che la gara “già prevede un significativo upgrade del rapporto tra concessionario, Stato e giocatore, molto più orientato alla tutela del giocatore, ad attività di individuazione e trattamento del giocatore che presenta aspetti di gioco problematico. Con una formazione continua degli operatori, come già fanno i tabaccai, ad esempio. Questa formazione verrà estesa agli operatori di gioco attraverso l'emanazione di un prossimo decreto legislativo delegato su questi aspetti”.
Lollobrigida quindi parla dell'ipotesi, circolata in Adm, di “rimettere sul mercato i diritti consegnati all'Agenzia dagli operatori per cessata attività. Forse potrebbe essere meno interessante per le slot, anche perché per il mercato degli apparecchi non c’è molta richiesta, perché in effetti forse le macchine installate erano troppe sul territorio, al contrario abbiamo una richiesta dei diritti per le scommesse. Potremmo – fare la stessa cosa del basket delle slot, dove i diritti nel basket possono essere acquistati dai concessionari, stessa cosa si potrebbe prevedere anche dei diritti delle scommesse”.