Si è parlato di sostenibilità a 360 gradi nel corso della presentazione del Paper "Esg - Valore condiviso" - pubblicato dal quotidiano Start Magazine nell'ambito del focus editoriale sui temi legati ai fattori ambientali, sociali e di governance - tenutasi oggi, mercoledì 11 ottobre.
Un argomento declinato anche da alcuni esponenti politici intervenuti all'appuntamento.
Il deputato Giulio Centemero (Lega), si sofferma sul tema della sostenibilità finanziaria: “L'Esg è sempre più presente nella nostra vita. Lo vediamo nella tassonomia comunitaria per la parte relativa all'Environmental, cioè all'ambiente, mentre in Italia se ne parla in varie forme, in primis per la parità di genere nei consigli di amministrazione, le società benefit e altri strumenti normativi.
Dal punto di vista culturale vediamo che anche la Chiesa cattolica si è mossa in tal senso, ad esempio con l'enciclica Laudato si (scritta da papa Francesco nel 2015, Ndr), che parla di ambiente.
I temi sociali e di governance quindi sono entrati nella nostra cultura, nel nostro quotidiano, e politicamente anche nel Ddl Capitali.
Se ne occupano anche le aziende, dalle start up alle grandi società quotate in Borsa, è fondamentale rispettare tali criteri non solo per ragioni etiche ma anche perché c'è fra i criteri di investimento dei market mover; è sempre più importante rispettare tali criteri, avere una buona rendicontazione Esg, senza cadere nell'ideologia pura, raggiungere finalità attraverso percorsi fattibili senza portare all'estremo concetti giusti che spesso vengono strumentalizzati. Stiamo lavorando in questo senso”.
Maddalena Morgante, deputata di Fratelli d'Italia e responsabile nazionale dipartimento Famiglia e valori non negoziabili, concentra il suo intervento sulla sostenibilità sociale: “Nell'agenda politica e sociale è centrale la parità di genere, così come l'inclusione sociale: nessuno deve restare indietro. Bisogna partire dalla realtà attuale, la crisi pandemica, i conflitti in essere fra Ucraina e Russia, e ora fra Israele e Palestina, sono scenari che hanno modificato e stanno modificando la società.
La politica deve ragionare su nuove strategie per far fronte alla povertà economica, alla diminuzione della natalità, per assicurare che tutte le persone possano accedere al lavoro, alla scuola, alle cure. Servono più risorse affinché ci siano pari opportunità.
Con l'invecchiamento della popolazione, ci sono e ci saranno sempre più persone sole, quindi bisognerà garantire più aiuti per loro. È centrale lavorare per le pari opportunità, ridurre le disuguaglianze dovute al reddito ma non solo, fare in modo che nel 2023 una donna possa mettere al mondo un figlio ma anche lavorare, e servono politiche attive per questo.
È necessario un lavoro sinergico portato avanti da tutti: nella legge di Bilancio varata nel 2022 con il Governo abbiamo stanziato 1 miliardo e mezzo per le famiglie, poi nel 2023 è stato approvato il Ddl Anziani (con l'introduzione di una prestazione universale graduata, in sostituzione dell'indennità di accompagnamento, Ndr). Insomma, stiamo portando avanti una filosofia incentrata sul sostegno alla famiglia, alla natalità, alle donne, nel duplice ruolo di mamme e lavoratrici”.