Salerno - “Solo con le regole e la legalità si possono tutelare giocatori, vincite, vietare ai minori di scommettere e lasciar emergere fenomeni legati all’illegalità e possibili truffe all’erario e alle società di gioco. Stiamo lavorando sul riordino del settore e presto vedrà la luce anche quello fisico, mentre siamo impegnati sul lato della formazione e del supporto a chi offre gioco sul territorio italiano”.
È intervenuta così Elisabetta Poso, direttrice ufficio Apparecchi da intrattenimento dell' Agenzia delle dogane e dei monopoli all’interno del workshop "In nome della legalità - Senza regole non c'è gioco sicuro" organizzato da Codere Italia a Salerno e moderato da Riccardo Pedrizzi, giornalista, scrittore ed ex presidente commissione Finanze e Tesoro del Senato.
Il ruolo di Adm è stato quello di rimettere al centro l’importanza del regolatore: “Molte azioni per la tutela della legalità sono possibili grazie al fatto che tutte le transazioni del gioco legale vengono tracciate e identificate in capo al soggetto fisico titolare del conto di gioco", ha esordito la Poso. "Attraverso questo sistema è possibile far emergere situazioni di illegalità. È per questo che vorrei valorizzare il gioco legale che consente di contrastare le illegalità e attivare strumenti di prevenzione e cura delle patologie legate alle dipendenze, in particolare nel gioco fisico. Solo così è più agevole trovare modalità per la prevenzione e cura del gioco patologico”.
Un sistema imprescindibile anche in vista del riordino: “Ci saranno vari strumenti che cercheremo di varare all’interno del decreto attuativo della tanto attesa legge sul gioco fisico. Un provvedimento imminente”, ha spiegato la Poso. "Non posso chiaramente addentrarmi nei particolari perché è un documento ufficiale e non ancora disponibile. Il confronto con i rappresentanti delle regioni, delle istituzioni preposte alla salute, è durato a lungo; si è parlato di un anno. Già da febbraio abbiamo dato all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli tutto il supporto tecnico necessario al ministero per la stesura di un testo. Questo testo, ancora in bozza, segue le indicazioni della legge delega del 2023. Tra le misure in campo, ci sarà attenzione alla prevenzione del gioco patologico, realizzata tramite strumenti che vanno da misure adottabili sulle apparecchiature alla formazione degli operatori dei punti vendita del gioco. Gli strumenti si concentreranno su aspetti urgenti, come il riconoscimento e la prevenzione delle dipendenze da gioco d’azzardo, evitando misure diversificate adottate dalle regioni in passato”.
Si parla di distanze dai luoghi sensibili e del divieto totale di pubblicità: “Uno studio ha confermato l’estrema difficoltà dei giocatori medi nel distinguere tra gioco legale e senza licenza”, prosegue la direttrice dell’ufficio apparecchi Adm. “I luoghi sensibili sono stati usati in modo illogico, ma anche grazie alle riduzioni delle slot nei pubblici esercizi che, negli ultimi sei anni, sono scesi da oltre 350.000 a 230.000”.
Cruciale il cambiamento delle abitudini di gioco: “Gli apparecchi sono in calo già ormai da parecchi anni e la pandemia ha solo accelerato il livello di raccolta con una riduzione delle entrate erariali piuttosto significativa perché l’attuale situazione manifesta sicuramente una riduzione del gioco fisico e un incremento più che direttamente proporzionale dell’aumento del gioco online. Questo chiaramente porta sicuramente come conseguenza il fatto che siccome giochi online sono a minore rendimento erariale rispetto a quelli fisici le entrate si siano ridotte nonostante aumenti di 10 miliardi di raccolta. L’espansione del gioco online è sicuramente dettato da una parte da un inevitabile modifica dei comportamenti di gioco intensificato sicuramente dal Covid. Dinamica che più o meno esiste in tutti i settori dell’economia ma se ci riferiamo semplicemente al settore del gioco, la correlazione tra up dell’gaming e down del terrestre è ancora più diretta”.