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Report Luiss, Caroli: 'Ripensare la comunicazione del gioco'

03 ottobre 2023 - 12:42

Nel suo intervento all'evento 'Sostenibilità, responsabilità e legalità del gioco pubblico in Italia', Matteo Caroli (Luiss Business School) sottolinea l'esigenza di maggiore sinergia fra tutti gli attori del settore e di un ripensamento della comunicazione.

Scritto da Ac
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Roma - “C'è una questione molto delicata da sottolineare: la comunicazione del gioco. Ci sono ampi spazi di miglioramento se si aumenta la sensibilizzazione dei cittadini giocatori, degli operatori, dei distributori. Ci vogliono formazione, divulgazione, comunicazione. La pubblicità è stata vietata con il decreto Dignità: ci saranno state delle ragioni a suo tempo, ma credo che i risultati di un'indagine scientifica svolta su un campione significativo ci dicano che occorre trovare un meccanismo di comunicazione del gioco e del modo corretto in cui giocare. È necessario, quindi forse è opportuno ripensare il divieto di pubblicità al gioco”.

A fornire questo spunto è Matteo Caroli, professore ordinario di gestione delle imprese internazionali e Associate dean per la ricerca e la consulenza alla Luiss Business School, in chiusura dell'evento “Sostenibilità, responsabilità e legalità del gioco pubblico in Italia”, organizzato dalla Luiss Business School e in calendario oggi, 3 ottobre, presso il chiostro del convento di Santa Maria sopra Minerva, a Roma.

 

Caroli innanzitutto ribadisce: “Per noi è importante svolgere progetti di ricerca applicata, per rispondere alle esigenze concrete delle istituzioni e delle imprese. È fondamentale produrre conoscenza, con collaborazioni importanti, come l'Ipsos.

Sicuramente quello del gioco è un contesto complesso, molto discusso, con fattori diversi da tenere in considerazione, con attori con sensibilità molto diverse che vanno contemperate.

Tutte le attività di ricerca dell'Osservatorio sono supervisionate dal suo comitato scientifico, che è garanzia di oggettività e qualità del dato, che ha dato un indirizzo all'analisi svolta in modo che abbia crismi di organicità complessiva e di oggettività.

Una ricerca che ci proponiamo di portare ancora avanti.

Il report presentato oggi conclude un primo ciclo di lavoro triennale e ne auspichiamo la continuazione, in quanto occasione di dialogo con gli organismi istituzionali, le autorità pubbliche, i decision maker.

Stiamo lavorando ad un programma di studi e di attività per il prossimo triennio che discuteremo con gli stakeholder”.

 

Il professore quindi ricorda che “il gioco è industria, un settore importante, con un'occupazione molto significativa, un'industria che ha preso coscienza, che sta lavorando per la sostenibilità e la responsabilità, elementi fondamentali per uno sviluppo equilibrato.

Un'industria che ha bisogno di un'azione sistemica, di collaborazione e di interdipendenza fra gli attori del sistema: chi produce gioco, chi fruisce del gioco, le autorità pubbliche - lo Stato in primis in quanto ente concedente -, le associazioni, il sistema sanitario. Questa sarà la direttrice di lavoro fondamentale: come trovare una sinergia fra i diversi attori. Solo così si genera una crescita equilibrata e sostenibile per tutti”.

 

 

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