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Report Luiss, Galdi (Anci): 'Troppe decisioni politiche sono prese senza giusta conoscenza’

03 ottobre 2023 - 13:20

Il vice segretario dell'Anci, in previsione della riforma del gioco pubblico, sottolinea la necessità di una doverosa collaborazione, anche tra settori istituzionali.

Scritto da Ac
Antonella Galdi, Vice-Segretario Generale ANCI.png

Roma - Sottolinea quelli che sono gli elementi chiave della discussione sul gioco pubblico, ossia la conoscenza, l'importanza dei dati è la collaborazione tra i vari livelli istituzionali (Stato, regioni ed enti locali), Antonella Galdi, vice-segretario generale Anci, nel suo intervento all’evento “Sostenibilità, Responsabilità e legalità del gioco pubblico in Italia”, organizzato dalla Luiss Business School. 

“Sullo sfondo”, aggiunge, “ci sono due pilastri come la legge Delega, dove l'articolo 15 indica una serie di parametri che dovranno essere tenuti in considerazione dal regolatore, e il fatto che stiamo parlando di un settore industriale, ossia di attività produttive, che portano posti di lavoro”.

La rappresenante dell'Anci evidenzia quindi che “oggi abbiamo avuto delle indicazioni rassicuranti, partiamo dalla conoscenza di un fenomeno sulla base di dati, importanti da considerare nel momento in cui il decisore politico deve operare delle scelte. Purtroppo molto spesso a livello istituzionale si procede senza la base di una solida analisi dei dati, e le decisioni avvengono il più delle volte in buona fede, con elementi di razionalità, ma non basati su solide conoscenze. Oggi abbiamo una responsabilità, nel momento in cui mettiamo mano ad un settore di cui riconosciamo una valenza industriale, ma che ha delle connotazioni che possono essere molto delicate per la salute delle persone”.

E sulla gestione dei dati nota che “troppo spesso il patrimonio informativo della pubblica amministrazione non è reso disponibile, e questo non ci consente di fare gli approfondimenti dovuti. Stiamo lavorando fortemente, come sistema Paese, per arrivare ad avere una piattaforma nazionale per l'interoperabilità, per la quale tutta la pubblica amministrazione è tenuta a fornire i propri dati, che saranno importanti sia per la pubblica amministrazione stessa, che per le ricerche e per il mondo accademico, che per il mondo privato sulla base dei quali dati potrà fornire delle proprie proposte”.

Auspica quindi una “doverosa collaborazione anche tra i settori istituzionali: questo è un settore complesso dove ci sono ruoli importanti da parte dello Stato, del regolatore, di Adm, delle regioni e degli enti locali. Dobbiamo arrivare anche qui a una forte armonizzazione, tenendo conto di tutte le specificità territoriali, in un quadro armonico. Per i comuni la tutela della cittadinanza è un elemento di valore, da non sottovalutare, e da non sottodimensionare rispetto al peso economico che questo settore ha. Da qui la necessità di intervenire con la formazione, e garantire alla rete territoriale la possibilità di fornire il proprio supporto”.

Lamentiamo un qualche rallentamento nella gestione del fondo nazionale erogato dal ministero della Salute attraverso le regioni, per poter avviare attività di prevenzione e per il supporto a livello territoriale, ci auguriamo anche l'occasione di una riforma complessiva del sistema, consente anche di intervenire nel potenziare e nelle qualificare meglio anche queste attività di supporto”.

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