Ricerca Rue, Giuliani (Adm): 'Prevenzione del gioco patologico è fondamentale'

Roma – “C'è ancora una connotazione etica e morale del gioco, il che mi fa pensare che continui ad esserci un fattore ideologico, al di la del fatto che sia patologicamente posto o no, al di là del fatto alla schedina si giochi una volta all'anno o sempre. Sarebbe quindi necessario l'abbandono del giudizio etico, quindi ben venga il registro unico degli esclusi per il gioco, se si riescono a individuare dei criteri oggettivi e su cui ci dobbiamo impegnare tutti”.

A dirlo è Antonio Giuliani, direttore ad interim dell’Ufficio Apparecchi da intrattenimento dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, nel corso del convegno di presentazione della ricerca svolta dall'Università di Roma “Tor Vergata sul Registro unico degli esclusi (Rue) per il settore del gioco pubblico in Italia “Dallo strumento alla strategia”, tenutosi oggi, 8 giugno, a Roma.

“È chiaro che le problematiche e le contraddizioni sono tante, ma tutto questo è anche stimolante, considerando che attualmente è all'esame del Parlamento il disegno di legge delega per la riforma fiscale (che all'articolo 13 contiene 'in nuce' il progetto di riordino del gioco pubblico). Ma attenzione: il legislatore sembra aver fatto già una scelta, perché si parla di auto-esclusione e non di esclusione. Quindi si punta sulla volontarietà, non su un sistema di restrizioni imposto 'dall'alto'. Noi dobbiamo prendere in considerazione l'interesse dell'operatore, gli interessi economici, del giocatore e chi lo circonda. Noi dobbiamo scrivere le regole che reggeranno il settore per i prossimi 9 anni”.

Giuliani quindi sottolinea l'importanza dello studio curato dall'Università di Tor Vergata perché “fa capire verso quale sistema vogliamo andare, e quanto sia importante che da una parte e dall'altra, si tenga conto degli interessi di tutti, dei diritti delle persone di essere tutelate, della necessità di puntare sulla prevenzione, che è fondamentale”.