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Zamparelli (Sts): 'Certezze e quadro regolatorio chiaro per il gioco'

30 maggio 2023 - 19:26

Il presidente di Sts Emilio Zamparelli sottolinea la necessità di dare certezze al settore del gioco.

Scritto da Carlo Cammarella
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Roma - "Il settore ha bisogno di certezze e di un quadro regolatore chiaro". Lo sottolinea Emilio Zamparelli, presidente di Sts, nel suo intervento al confronto promosso da Nuove Reti su "Delega fiscale: quali prospettive per il riordino del settore del giochi?”.
Ed evidenzia come negli ultimi anni "i provvedimenti sono stati tutti superficiali e hanno avuto come unico obiettivo quello di garantire il giocatore ludopatico. In realtà si è danneggiato una parte del settore che non meritava di essere danneggiato e he rappresenta una legalità". Non solo: "Negli ultimi anni si è dimenticato che il gioco pubblico in questo paese da un lato è rappresentato dagli operatori legali, dall'altro anche da quelli illegali. Fino a poco tempo fa, negli anni 2000 si parlava di illegalità, mentre negli ultimi tempi se ne è parlato davvero poco. Si è parlato più di tutela della salute pubblica, ma bisogna ricordare che questa si tutela con la legalità.

Negli ultimi anni si è parlato di ampliamento dell'offerta, ma in realtà non c'è stato e ce ne siamo accorti in pochi. Abbiamo assistito invece alla regolaizzazione di tutti quei prodotti che per decenni sono stati gestiti dalla criminalità. Le Awp non erano altro che la regolarizzazione dei videopoker che prima servivano ad arricchire criminalità e non per il bene comune, mentre le scommesse sportive che sono state legalizzate a fine anni '90 sono se,pre esistite con il picchetto, ad esempio, che veniva fatto in ogni angolo delle strade".

Zamparelli ricorda inoltre: "Siamo stati vittime negli ultimi anni di provvedimenti regionali e comunali che ci hanno danneggiato. Nell'impedire al giocatore di giocare in  realtà non si è fatto nessun servizio alla società e si è lasciato che il mercato fosse lasciato in mano all’illegalità, mentre al giocatore sono stati dati, con l'online, nuovi strumenti. Noi operatori siamo stati i primi a chiudere e gli ultimi a riaprire. Il gioco online però ha continuato a raccogliere. Chiudere un punto fisico sposta il gioco sull’illegalità e sull’online e il problema non è risolto, fondamentale è dunque la formazione per il giocatore. Come pure, è importante una rete sul territorio che aiuti a risolvere problemi di salute pubblica. Mi auguro che il riordino parta da un’analisi approfondita del passato, altrimenti non si va da nessuna parte".

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