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Zamparelli (Sts): ‘Giocatore sempre più responsabile anche grazie alla rete’

17 aprile 2024 - 20:10

Emilio Zamparelli, presidente del Sindacato Totoricevitori Sportivi, ha commentato i dati della quarta rilevazione del progetto Swg e Igt 'Giocare da grandi'.

Scritto da Ca
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“Se da una parte abbiamo consolidato la consapevolezza che esiste un giocatore sempre più responsabile non dobbiamo dimenticare che dall’altra parte vi è una rete di raccolta che altrettanto responsabile e che cha a cuore la salute del consumatore”. Ha esordito così Emilio Zamparelli presidente del Sindacato Totoricevitori Sportivi nell’ambito della presentazione della quarta rilevazione del progetto “Giocare da grandi. Gioco pubblico e altre forme di intrattenimento”, portato avanti da Swg e Igt presentato oggi, 17 aprile, nella Sala Capranichetta dell’Hotel Nazionale a Roma. 

Una memoria storica fondamentale del settore Zamparelli che ha continuato ad argomentare così: “Si è parlato prima di gioco illegale e su questi farei un’ulteriore riflessione. Oggi abbiamo parliamo di volumi crescenti e di una raccolta che è cresciuta molto negli ultimi anni. Ma in realtà la raccolta che è cresciuta negli ultimi anni è dipesA soprattutto dalla legalizzazione o, meglio, dall’ aver preso da settori illegali dei giochi come i videopoker portandoli nel settore legale tramite le Awp.  Abbiamo fatto emergere dei capitali che venivano gestiti dalla criminalità e che oggi sono al servizio a sostegno della collettività. Questo lo dimentichiamo perché siamo poco attenti a quello che è successo negli ultimi decenni. La stessa cosa è successa con le scommesse sportive le scommesse sportive la cui legalizzazione risale a 20 anni fa. Noi operatori del settore abbiamo l’interesse di guardare al futuro proprio nell’ottica della tutela del giocatore.”

Poi una precisazione importante: “Sia ben chiaro con i divieti non non si raggiunge nessun risultato, anzi, i divieti servono per creare delle situazioni che potrebbero essere pericolose e cioè di riportare il gioco nell’illegalità e penso che questo non lo voglia nessuno. Basti pensare che tombola napoletana è nata da un divieto, quando nella metà del 1700 Carlo III di Borbone che in quel momento era sul trono di Napoli aveva vietato il gioco del lotto nel periodo natalizio. I cittadini si organizzarono e giocavano a casa”. 

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