Alluvione in Veneto: allagata la pista dell'ippodromo di Padova, cavalli in salvo
Le forti piogge cadute nelle scorse ore in Veneto hanno messo a dura prova anche la pista dell'ippodromo di Padova. A mettere in sicurezza i cavalli ospitati nella struttura, nel cuore della notte, un giovane driver.
Scritto da Redazione
Un fotogramma del video girato dall'allenatore Mario Greco lungo la pista dell'ippodromo di Padova
Il maltempo che si è abbattuto su alcune regioni del Nord Italia nelle scorse ore ha colpito con violenza anche il Veneto.
A riportare conseguenze anche la città di Padova, dove si segnalano allagamenti di strade e garage in diverse zone della città, e con essa l'ippodromo Stefano Breda.
A finire sott'acqua la pista dell'impianto, come documentato dal video girato da un allenatore (Mario Greco, originario di Palermo ma stanziale a Padova da anni) e postato sui social, ma non sono stati pochi i pericoli corsi dai cavalli ospitati nella struttura.
A metterli in sicurezza sono stati un driver stanziale di Padova - Mauro Parussati – e i suoi familiari, che hanno lavorato dall'1 di notte fino alle 4 di mattino, con l'acqua alle caviglie, per riportare la situazione sotto controllo, racconta a GiocoNews.it Sergio Celin, portavoce del Comitato padovano cavalli da corsa e “di casa” all'ippodromo cittadino.
I gestori dell'impianto stanno intervenendo in emergenza per ripristinare al meglio le condizioni della pista, ma le previsioni annunciano piogge anche nel pomeriggio di oggi, 16 maggio. Stasera verrà deciso se le corse ippiche in programma per domani si terranno o meno.
Nel frattempo, stante la situazione critica che attanaglia la regione Veneto, il governatore Luca Zaia ha dichiarato lo stato di emergenza. “Un’alluvione a metà maggio non ce l’aspettavamo“, dichiara. “È stata istituita l’unità di crisi e ho dichiarato lo stato di emergenza. Siamo entrati nel protocollo operativo di un’alluvione vera e propria. In sei ore abbiamo registrato 230 millimetri di pioggia, un dato che solitamente si raggiunge in 24 ore. È la prima volta che abbiamo aperto tutti i bacini: da viale Diaz, che ha avuto il suo battesimo questa notte, fino a Montebello, che ha incamerato 3 milioni di metri cubi d’acqua.”