"È urgente ri-organizzare il sistema dei pagamenti perché dal 1° gennaio 2023 gli aventi diritto possano percepire i premi al traguardo con decorrenza 60 giorni. Si tratta di una misura improcrastinabile onde evitare la totale disfatta del comparto, che comporterebbe: default economico delle categorie produttive; declassamento delle principali corse; ulteriore fuga all’estero di risorse umane e capitali; definitivo impoverimento dell’allevamento”.
A lanciare questo grido d'allarme, rivolto al ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida e al sottosegretario con delega all'ippica Patrizio La Pietra è l'Associazione nazionale galoppo, con una lettera a firma del presidente Ottavio di Paolo.
Nello specifico, le corse a cui si fa riferimento nella lettera sono quelle di Gruppo 2 - Derby Italiano, Milano, Federico Tesio, Jockey Club - , quelle di Gruppo 3 - Guido Berardelli, Tudini, Sergio Cumani, St. Leger Italiano, Carlo e Francesco Aloisi – e le Listed: Criterium Nazionale, Divino Amore, Gardone, Bersaglio, Roma Vecchia, Unire.
“Il mancato soddisfacimento della suddetta condizione finanziaria – si legge ancora nella lettera a firma di Di Paolo - significherebbe una pericolosa perdita di credibilità di fronte all’Europa, alla quale siamo legati da vincoli imposti a livello comunitario. Il Comitato Pattern da tempo sorveglia con attenzione la situazione pagamenti e, coerentemente con la due diligence già svolta in passato, prospetta il concreto rischio di una nostra estromissione dal circuito del Galoppo Internazionale. Perché questo scenario catastrofico venga scongiurato, sarebbe fondamentale un vostro intervento, onorevole ministro e onorevole sottosegretario, attraverso una dichiarazione di impegno al rispetto dei termini di pagamento sopra indicati, da presentare il 3 febbraio in occasione della prossima riunione del Comitato Pattern che si terrà in Irlanda”.
Consapevole del recente insediamento di Lollobrigida e La Pietra, l’Associazione nazionale galoppo rivendica il dovere “nel rispetto delle Categorie deleganti, di rappresentare le difficoltà della base, stremata da decenni di mancate riforme e promesse disattese, e ormai pronta a ogni forma di protesta. Siamo certi, del resto, che tale situazione è da voi ben compresa e che saprete agire con tempestività per salvare il galoppo italiano”.