Ang sul Caprilli di Livorno: 'Ricostruzioni fallaci sul nostro operato'
L'Associazione Nazionale Galoppo smentisce alcune ricostruzioni e polemiche uscite in questi giorni sulla questione ippodromo Caprilli di Livorno.
Scritto da Cesare Antonini
“Dobbiamo assolutamente smentire alcune fallaci ricostruzioni uscite in queste ore e nella conferenza stampa di prima di Ferragosto che ha ospitato rappresentanti Ministeriali e istituzioni livornesi”. L’Associazione Nazionale di Galoppo è intervenuta con una nota sulla questione ippodromo di Livorno. “Innanzitutto, va premesso che Ang è stata interpellata solo all’ultimo momento per eseguire un sopralluogo della pista e delle strutture del Caprilli. Non ha dunque avuto modo di seguire l’iter dei lavori di messa in ripristino dell’impianto labronico. Inoltre, Ang non ha ad oggi poteri di veto sull’idoneità di una pista ma è stata chiamata, a Livorno e in altre occasioni, solo a scopo consultivo - precisano - detto questo, tale prima ispezione effettuata in data 04/08/2021 non aveva fornito esito positivo, si evidenziavano problemi sia per quanto concerneva la pista, sia nelle strutture indispensabili a un corretto svolgimento di una riunione di corse. Risulta quindi non corrispondente al vero l’affermazione uscita in conferenza stampa che Ang avesse ritenuta idonea la pista già dal primo sopralluogo, prova ne sia che le categorie hanno accettato la richiesta delle istituzioni di effettuare un ulteriore sopralluogo nella giornata di lunedì 09 agosto scorso per verificare lo stato dell’impianto, a seguito di ulteriori lavori di sistemazione. Se la pista fosse già stata ritenuta conforme da ANG dopo il primo sopralluogo, che bisogno ci sarebbe stato di effettuarne un altro?”.
A seguito del suddetto secondo sopralluogo e pur rilevando gli sforzi fatti, i fantini non ritenevano che la pista potesse sopportare il carico di una intera giornata di corse: “Questo è stato evidenziato chiaramente anche dal Sig. Sulas, uno dei fantini presenti all’ispezione del 9 agosto, in una intervista sul canale Tv ippico - proseguono dall’Ang - dunque, risulta ancora una volta non veritiero sostenere che i fantini avrebbero dato parere favorevole dopo il sopralluogo. È vero invece che i fantini – pur non ritenendo praticabile svolgere un intero convegno – per puro spirito di passione per il nostro sport e per andare incontro alla comprensibile “voglia di ippica” degli appassionati livornesi si dichiaravano disponibili ad effettuare un’unica prova nella giornata del 15, una sorta di corsa promozionale. A fronte di questa innegabile disponibilità, i fantini e le categorie tutte si vedono però accusati di mettere i bastoni tra le ruote e addirittura di aver cambiato versione. Troviamo tutto questo inaccettabile e figlio di una ricostruzione non corrispondente alla realtà dei fatti”.
Va sottolineato che tutte le Associazioni ippiche tifano per una riapertura del Caprilli, “un impianto che rappresenta non soltanto una opportunità per il galoppo toscano, ma che riveste anche una funzione simbolica di ripresa ippica - tirano le conclusioni dall’Ang - ogni riapertura, però, deve rispettare tutta una serie di regole per garantire la sicurezza dei fantini e dei cavalli che partecipano alle corse. Questo aspetto non può essere in alcun modo derogato e Ang ha sempre messo la sicurezza al primo posto anche di fronte alla perdita di una giornata di corse, che, ricordiamolo, rappresenta la principale fonte di entrate per gli operatori. Che Ang abbia operato per la massima tutela del comparto lo dimostra la dichiarazione dei partenti, dove tutti gli ippici dando prova di grande maturità hanno scelto di seguire le nostre indicazioni. Il Ministero dovrebbe dunque essere grato ad Ang per il suo fattivo contributo al benessere di cavalli e fantini”.
Ora attenzione alla seminatura e a tutte quelle cose da fare per cercare di riaprire l’ippodromo in questione. “Amg è pronta a fornire al Comune di Livorno e alle persone preposte tutto il suo contributo di esperienza e buona volontà, nella massima trasparenza, come sempre accaduto”.