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Cavalli a fine corsa, al via protocollo Masaf-Fise per la valorizzazione

26 maggio 2024 - 07:57

Masaf e Fise firmano un protocollo per la valorizzazione dei cavalli a fine corsa, il commento del sottosegretario Patrizio La Pietra.

Scritto da Redazione
Il sottosegretario al Masaf Patrizio La Pietra, a destra, e il presidente della Fise Marco Di Paola

Il sottosegretario al Masaf Patrizio La Pietra, a destra, e il presidente della Fise Marco Di Paola

Si chiama "Oltre l'ostacolo del fine carriera", il progetto che ha lo scopo di valorizzare i cavalli da corsa a fine carriera. Presentato a Roma, nell'ambito del concorso ippico di Piazza di Siena, il protocollo d'intesa, formalizzato dal ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) e dalla Federazione italiana sport equestri (Fise) d'intesa, intende dare un futuro ai cavalli da corsa che hanno terminato la loro attività agonistica in pista e offrie loro "una nuova vita" in attività sportive, sociali o terapeutiche. Il progetto intende "recuperare i cavalli che hanno corso al trotto e all'ippica dopo che finiscono la carriera agonistica, quindi mette al centro il benessere animale", dichiara il sottosegretario del Masaf Patrizio La Pietra.

L'obiettivo, prosegue, è "dare a questi atleti la possibilità di poter avere, diciamo, una seconda vita". Saranno portati a un centro della Federazione Italiana Sport Equestri e a questo fine sono previsti un bando e una graduatoria. I cavalli-verranno visitati, si verificherà la loro idoneità fisica, quindi saranno addestrati e inseriti"in eventuali attività sportive come il polo, il cross o altre attività, sempre sotto la responsabilità della Fise, oppure in attività terapeutiche come ad esempio pensiamo all'ippoterapia a qualsiasi tipo che vada in questa direzione di attività sociali", aggiunge il sottosegretario. "Questi cavalli - conclude - una volta ritenuti idonei, saranno dati ad associazioni sportive che ne cureranno il mantenimento a tutti gli effetti e saranno loro a essere responsabili. Tutto questo, chiaramente, in questo progetto senza costi relativi al passaggio di proprietà, di identificazione". Obiettivo del progetto, conclude, è capire "come allargare il più possibile questa possibilità, anche per impedire che i cavalli possano poi essere mandati in direzione certe volte anche non legali".

"Grazie allo staff del Masaf, al sottosegretario Patrizio La Pietra, all'ingegner Remo Chiodi e a tutti coloro che hanno reso possibile questo accordo - aggiunge il presidente della Fise, Marco Di Paola -. Abbiamo collaborato a questo importante progetto che vuole dare una seconda vita ai cavalli dell'ippica, e che potranno essere in breve tempo convertiti agli sport olimpici all'interno del nostro Centro Equestre Federale dei Pratoni del Vivaro. In questo modo, i cavalli potranno regalare tanti sorrisi anche ai giovani delle scuole federali a cui saranno assegnati dopo la preparazione, anche per un'attività terapeutica di cui i cavalli sanno essere straordinari protagonisti".

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