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Cavallo picchiato, Carelli (ippodromo Taranto) al Masaf: 'Urgono nuove norme'

27 dicembre 2024 - 15:39

Un gentleman picchia il cavallo nel box, Anita Carelli - proprietaria ippodromo Taranto - chiede al Masaf nuove norme e sanzioni più forti per tutelare animali.

Scritto da Redazione
Anita Carelli - Ippodromo di Taranto

Anita Carelli - Ippodromo di Taranto

Un nuovo  regolamento per la tutela del benessere animale: a chiederlo "con urgenza" al ministero dell'Agricoltura - con un appello diretto al sottosegretario Patrizio La Pietra e al direttore generale per la Direzione per l'ippica, Remo Chiodi - è Anita Carelli, proprietaria dell'ippodromo Paolo VI di Taranto, dove ieri, 26 dicembre, un cavallo è stato maltrattato dal suo “gentlemen”, che l'ha colpito con calci e frustate all’interno del box.

Un episodio, verificatosi al termine della terza corsa, emerso grazie all’intervento del maniscalco di servizio e alle telecamere posizionate nel recinto tris, la cui  registrazione è stata prontamente inviata ai funzionari ministeriali, che hanno inflitto la massima punizione possibile. 

Per evitare che accadano altri episodi come questo, Carelli quindi chiede propone alcune misure da valutare e implementare: "Dotazione di telecamere a circuito interno, fondamentale che tutte le strutture ippiche siano equipaggiate con sistemi di videosorveglianza, in modo da garantire un controllo costante e documentare eventuali situazioni di rischio o abuso; supporto del personale addetto, la presenza di personale qualificato per monitorare e intervenire tempestivamente in caso di segnalazioni o situazioni critiche è essenziale; recinto tris per cavalli partiti, come già evidenziato dal dottor Germano Di Corinto (direttore dell’ufficio dipp III – gestione dei libri genealogici delle razze equine, attività di prevenzione e contrasto al doping e di tutela del benessere del cavallo, Ndr), tale misura deve essere attuata immediatamente per garantire la sicurezza e il controllo degli animali durante le gare; inasprimento delle sanzioni, in caso di certificazione di atti di crudeltà nei confronti dei cavalli, si richiede l’adozione di provvedimenti immediati e severi, come la revoca definitiva della licenza per l’interessato e l’imposizione di una sanzione pecuniaria da corrispondere senza indugio; tutela del cavallo vittima di crudeltà, ogni cavallo oggetto di maltrattamento deve essere preservato con misure di protezione adeguate, anche attraverso la collaborazione della società di corse, che potrebbe prevedere attività di recupero e adozione responsabile".

Questo episodio, rimarca Carelli, "rappresenta un’occasione per dimostrare l’impegno concreto delle istituzioni nel garantire il rispetto e la tutela della vita animale, valori sanciti anche dalla normativa vigente. 
Confido nella vostra attenzione e nella vostra sensibilità verso un argomento che richiede un intervento deciso e tempestivo", conclude, all'indirizzo di La Pietra e Chiodi.

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