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Chiodi (Masaf): 'Programmazione, metodo e cultura per rilanciare l'ippica'

25 gennaio 2024 - 13:07

Alla presentazione della nuova unità dei Carabinieri per la vigilanza sul comparto ippico, Remo Chiodi (Masaf) traccia le linee guida dell'azione di riforma portata avanti dal ministero per il rilancio del settore.

Scritto da Carlo Cammarella
Nella foto: il direttore generale della Direzione ippica, Remo Chiodi (Masaf)

Nella foto: il direttore generale della Direzione ippica, Remo Chiodi (Masaf)

Roma - “Si aggiunge un altro tassello al programma di riforme di medio e lungo periodo che si sta costruendo al ministero dell'Agricoltura per rilanciare l’ippica. Sono fondamentali il costante impulso che arriva e la fiducia per fare questo lavoro”.

Parole pronunciate dal direttore generale della Direzione ippica, Remo Chiodi, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’unità dei Carabinieri del Comando per la Tutela agroalimentare destinata alla vigilanza nel comparto ippico, tenutasi oggi, 25 gennaio, presso la sede del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste a Roma.

Chiodi quindi ne approfitta per ricordare lo svolgimento della gara internazionale di trotto Grand prix d’Amérique in programma questo weekend all’ippodromo di Vincennes, alle porte di Parigi, con alcuni importanti cavalli italiani come protagonisti.  “Sarà un weekend importante per ippica, ci sarà a Parigi il Grand prix d’Amérique, la corsa di trotto più importante al momento e lo facciamo da potenziali protagonisti con due cavalli importanti (Ampia Mede Sm e Vivid Wise As, Ndr).

Questo testimonia che l’allevamento italiano è ancora un prodotto di eccellenza nonostante le tante difficoltà e perdite nel settore. Questo ci dà stimoli perché dobbiamo migliorare, il ministero sta facendo tante azioni: una prima categoria è quella emergenziale, inerente la gestione delle emergenze, poi c'è una gestione amministrativa ordinaria che permette il regolare svolgimento delle attività ippiche e in parallelo c'è la gestione delle riforme strutturali. Alcuni elementi sono stati già anticipati in altre sedute e altre occasioni. Io vorrei utilizzare tre parole per descrivere in maniera sintetica il lavoro che sta facendo: programmazione, metodo e cultura ippica”.

 

Il direttore generale della Direzione ippica quindi si sofferma sulle altre iniziative messe in campo o in divenire.

“Un’iniziativa importantissima è la riforma delle scommesse a quota fissa o con totalizzatore e scommesse virtuali come potenziale bacino di risorse per la filiera. Certamente l’impegno è importante e costante.

C’è il tema della governance che probabilmente può essere una riforma strutturale che permetterà di risolvere tanti problemi dell’ippica.

Sono alcuni dei temi che ci vedono già impegnati nel prossimo anno.

C’è anche un tema che riguarda l'attività amministrativa, ovvero la 'reingegnerizzazione ' di alcune procedure interne nell’ottica di migliorare l’efficienza dell’azione amministrativa, un obiettivo importante al pari di tutti gli altri.

Ho menzionato la cultura ippica: tutto questo si può fare se recuperiamo quella passione e tradizione che il settore ha e che si vede in tanti operatori che frequentano ippodromo. Da loro bisogna ripartire e bisogna farlo con una cultura nuova che guardi alla trasparenza, alla legalità e al benessere animale come pilastri fondamentali della nuova gestione dell’ippica.

L’impegno è importante, ce la mettiamo tutta e contiamo di rispondere in tempi brevi alle aspettative degli operatori.

C’è un naturale presupposto: che migliori quella credibilità del settore che tanto nel corso degli anni scorsi ha messo a repentaglio gli investimenti sulla filiera.

Bisogna lavorare sulle condizioni di legalità, trasparenza e rispetto delle regole.

Questo il motivo principale perché oggi siamo con l’Arma dei carabinieri per affrontare insieme i problemi del settore, ciascuno con le proprie competenze, ma in sinergia. Ringrazio l’Arma per la collaborazione e lo scambio quotidiano di informazioni e punti di vista”.

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