Coronavirus, Giudici ippici al Governo: 'Categoria senza tutele né indennità'
L'Associazione italiana giudici ippici chiede al Governo misure di sostegno per fronteggiare la crisi lavorativa provocata dalla sospensione delle attività per Coronavirus.
"Nell’ambito delle misure che il Governo si accinge ad approntare per arginare l’emergenza provocata dalla diffusione del Coronavirus (Covid-19), non si rilevano disposizioni che prendano in considerazione categorie di lavoratori atipici quali ad esempio i funzionari onorari o i giudici ippici, non coperti da forme previdenziali o assicurative.
L’assenza di qualsivoglia tutela assistenziale, decisa unilateralmente dal ministero a partire dal 2016, ha esposto i funzionari ippici che esercitano esclusivamente tale professione (quindi senza alcun altro reddito) al rischio di rimanere senza lavoro – a causa dei provvedimenti, tra cui la chiusura di ogni attività ippica, necessariamente assunti dal Governo al fine di arginare l’epidemia – e contemporaneamente senza tutela da parte dello Stato.
La gravità di tale situazione è emersa e sta continuando ad emergere in tutta la sua
drammaticità".
"Per quanto riguarda il futuro, la sospensione forzata delle corse ippiche su tutto il territorio nazionale, prevista per ora fino al 3 aprile 2020, ma che con ogni probabilità si protrarrà molto più a lungo, determinerà l’impossibilità per tutta la categoria dei giudici ippici, retribuita a prestazione in funzione delle giornate di corse svolte, di percepire alcuna indennità a titolo di corrispettivo per la propria collaborazione col Mipaaf.
Per di più, a differenza delle altre categorie di lavoratori italiani, i giudici ippici non sono ricompresi tra le categorie riconosciute titolari del diritto alle misure di sostegno previste in via straordinaria dal Governo per far fronte all’attuale emergenza", si legge nel comunicato.
Invita, pertanto, il Governo e il Mipaaf a dare seguito a quanto dichiarato pubblicamente e ad assumere le necessarie misure nei confronti di una categoria che, altrimenti, rimarrebbe esposta senza aiuto alcuno all’emergenza", conclude il comunicato.