D'Alesio: 'Ippica, appello all'unità per la salvezza del settore'
Nel suo consueto messaggio di auguri di fine anno, il presidente del Coordinamento ippodromi, Attilio D'Alesio, lancia un appello per l'unità della filiera ippica.
"Continueremo a crederci e a darci da fare per salvare la nostra ippica. Magari il 2017 sarà l'anno della svolta". Lo scrive Attilio D'Alesio, presidente del Coordinamento ippodromi, nel suo messaggio di 'fine anno' indirizzato "a tutti gli ippici di buona volontà".
D'Alesio auspica l'adozione di un "nuovo vocabolario" da parte di tutta la filiera ippica, per arrivare finalmente al rilancio del settore. "Le frasi da far sparire dal nostro vocabolario? Eccole: il Ministero ed i suoi uffici sono incapaci; il sottosegretario è amico mio e ci ho fatto parlare un mio grande potente amico; l'aggettivo 'mio'; il solito 'io' 'io' 'io sono 'io ho; ippodromi e categorie hanno interessi opposti;
il mio ippodromo è meglio del tuo; tra gli ippodromi ci sono quelli strategici (il mio) e quelli fuori ruolo (il tuo); gli ippodromi sono troppi e tanti sono zavorre".
Ma oltre a puntare il dito su quello che non va il presidente di Coordinamento ippodromi auspica il recupero di valori imprescindibili per il futuro del settore: "Rispetto, educazione, regole, legalità, controlli, ascolto, confronto, unità, trasparenza, partecipazione, condivisione, rappresentatività, lavoro, studio, competenza".
D'Alesio chiude il suo messaggio di auguri alla filiera con un elenco delle frasi nuove e 'belle' da iniziare ad usare nell'anno che verrà. "Hai ragione tu... facciamo squadra... incontriamoci... organizziamoci, non
ci avevo pensato, ottima la tua idea , il 'tuo' ed 'i tuoi' meglio del 'mio' e dei 'miei', il tuo interesse è il mio interesse... se chiude il tuo ippodromo o la tua scuderia sono rovinato; l'ippica non è un gioco, gli ippodromi sono dei teatri dove dobbiamo portare tanto pubblico a vedere una bellissima competizione sportiva. L'ippica è uno Sport non un gioco!
Ed infine, due belle parole, purtroppo mai usate: 'grazie' ed 'insieme'. Iniziamo ad usarle. Un sogno? Forse. E' bello sognare. Buon anno nuovo a tutti!".