Dall'Umbria un appello al Masaf: 'Allevamento di cavalli da corsa a rischio, non lasciateci soli'

La nascita di una nuova vita a volte può rappresentare l'occasione per tracciare un bilancio e fare qualche riflessione per il futuro, anche se si tratta di un cavallo. O meglio, di una cavalla con una sorta di cuore bianco sulla fronte, venuta alla luce il 1° gennaio nell’allevamento di Sergio Carfagna, alle porte di Assisi.

Uno spunto per Carfagna per lanciare un appello al ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e al sottosegretario con delega all'ippica, Patrizio Giacomo La Pietra, a porre “l'attenzione su un settore - quello dell'allevamento di cavalli da corsa di trotto e galoppo - che rischia di scomparire fra mille spese impossibili da sostenere, pagamenti dei premi che non arrivano e crisi di uno sport bellissimo che con Ribot e Varenne e tanti altri campioni ha consentito all'Italia di essere ai primi posti negli ippodromi di tutto il mondo".

L'allevatore umbro quindi prosegue: “Non lasciateci soli. L'ippica e il mondo allevatoriale meritano attenzione, rispetto e risposte concrete come tutte le altre attività produttive: le nostre famiglie si mantengono onestamente con il duro lavoro e tanti sacrifici, tutti i 365 giorni dell'anno, feste comprese: dalle 5 di mattina al pomeriggio inoltrato, senza soste. I cavalli mangiano, vanno accuditi e allenati sempre".

In attesa di risposte dai vertici del ministero, Carfagna penserà a un nome per la nuova nata: inizierà sicuramente con la lettera "L" e in onore di San Francesco e Assisi porterà anche quello di Pax, in omaggio alla tradizione inaugurata qualche anno fa in accordo a padre Danilo Reverberi (scomparso nel 2021) frate francescano, amico dell'allevatore ed esperto di cavalli al trotto.