De Santi (ex Livorno Galoppo): 'Su Caprilli si chiariscano responsabilità'
L'ex direttore della Livorno Galoppo a tutto campo sulla situazione dell'ippodromo Caprilli e risponde alle dichiarazioni di D'Alesio.
“La Labronica Corse cavalli ha gestito con ottimi risultati fin quando i soldi arrivavano a pioggia dall'Unire e non era necessario amministrare con particolare capacità, ma bastava solo decidere come spendere questi soldi. A partire dal 2006 il vento è cambiato, le risorse a disposizione del Caprilli sono diminuite e la dirigenza della Labronica Corse Cavalli con tutto il Cda non si sono dimostrati all'altezza del compito”.
È quanto sottolinea l'ex direttore della Livorno Galoppo, società che ha gestito l'ippodromo negli ultimi due anni, Paolo De Santi, dopo l'intervista al presidente del Coordinamento Ippodromi Attilio D'Alesio, che è stato anche a capo dell'ippodromo livornese.
“Secondo i più banali principi di economia aziendale erano necessari interventi volti a salvare i bilanci correnti e preoccuparsi di studiare e valutare il modo più corretto per affrontare la gestione a medio/lungo termine. La capacità della governance avrebbe dovuto immaginare lo scenario che si stava prefigurando velocemente, attuando politiche tese a diversificare le attività che si possono svolgere in un ippodromo (di sole corse oggi non si può campare)”.