Decreto capienze: Cdm aumenta spettatori anche negli ippodromi, i commenti dei gestori
I rappresentanti dei maggiori ippodromi italiani commentano il Dl che aumenta la capienza massima di molte attività, comprese le loro, e chiedono azioni per il rilancio.
Novità importanti in arrivo per le attività culturali, sportive e ricreative.
Dall'11 ottobre infatti in "zona bianca" cambierà la capienza massima di teatri, cinema, musei, discoteche ed impianti sportivi, grazie al decreto-legge approvato dal Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Mario Draghi, dei ministri della Salute Roberto Speranza, della Cultura Dario Franceschini, dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, dell’Interno Luciana Lamorgese, della Giustizia Marta Cartabia.
Il decreto-legge interessa anche gli ippodromi, che, al pari degli stadi, potrà ora ospitare fino al 75 percento degli spettatori previsti, sempre con accesso limitato ai possessori di green pass.
Un cambiamento a lungo atteso, e reso possibile dai dati confortanti sui casi di Covid registrati nel Paese, così come dalle ospedalizzazioni al momento sotto controllo, e dal fatto che ormai il 79,74 percento della popolazione over 12 ha completato il ciclo vaccinale (mentre l'84,46 percento ha almeno una somministrazione all'attivo).
Per l'ingresso nelle strutture ovviamente resta l'obbligo del green pass, e dal 15 ottobre tale obbligo – come noto – verrà esteso a tutti i lavoratori del settore, operatori compresi. Quindi estenderemo i controlli già in atto per tutto il pubblico che accede all'impianto anche a chi sta 'dietro le quinte'”.
Il problema invece “purtroppo sussiste per quanto concerne la necessità di limitare l’ingresso ai possessori di green pass, procedura rispetto alla quale molti frequentatori di ippodromi e agenzie di scommesse dimostrano una certa diffidenza.
Nella nostra limitata esperienza di questi mesi - ma anche tutti i dati di raccolta della rete fisica di qualsiasi prodotto di gioco lo confermano - il passaggio avvenuto i primi di agosto dall’ingresso limitato ma libero a quello con green pass registra una caduta di frequentazione nell’ordine del 30 percento. Una caduta stabile che non si è sostanzialmente modificata con gli ultimi due mesi di campagna vaccinale.
Questo lascia pensare.
Avremo, credo, ulteriori problemi anche con gli operatori ippici che a far data dal 15 ottobre non potranno entrare in ippodromo - se non con il green pass - nonostante il loro impegno nelle giornate di corse.
Su questo non c’è stata una attenta analisi da parte delle categorie ippiche e credo che anche il Mipaaf debba esplorare nei prossimi giorni qualche soluzione nel rispetto della normativa.
Nei locali al chiuso deve essere garantita la presenza di impianti di aerazione senza ricircolo dell’aria.