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Def, Masaf: 'Riforma scommesse ippiche, creare totalizzatore unico'

23 aprile 2024 - 12:07

Nella relazione sul raggiungimento degli obiettivi di spesa 2023-2025 collegata al Def, il ministero dell'Agricoltura torna sulla necessità della creazione di un totalizzatore unico per la gestione delle scommesse ippiche.

Scritto da Fm
© Pxhere

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Da oggi, 23 aprile, la commissione Bilancio del Senato concentra l'attenzione sul Documento di economia e finanza 2024 con la relazione della senatrice Paola Ambrogio (FdI), dopo le audizioni preliminari delle commissioni congiunte e in vista dell'approdo in Aula calendarizzato per domani.

 

Scorrendo le Relazioni dei Ministeri sul grado di raggiungimento degli obiettivi di spesa 2023-2025, pubblicate fra gli allegati al Def, ecco spuntare una serie di riferimenti all'ippica e alla gestione delle scommesse ad essa collegate.

 

Innanzitutto, viene evidenziato che fra le misure di riduzione degli stanziamenti a legislazione vigente per il triennio 2023-2025 gli obiettivi di spesa assegnati al ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste c'è anche il taglio allo stanziamento per “Spese connesse alla gestione, vigilanza e controllo del settore ippico” per una cifra di 650.346 euro nel 2025.

 

Quindi il documento precisa: “Le riduzioni effettuate con legge di bilancio 2023-2025 per l’obiettivo di spesa del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, sono sostanzialmente riconducibili a definanziamenti di interventi settoriali e, in via residuale, a riduzioni di spesa per funzionamento.

La misura di cui all’Id 5, inerente ad interventi di politica settoriale, riguarda la riduzione delle spese per il finanziamento del totalizzatore nazionale per la gestione delle scommesse ippiche, afferente al capitolo/pg 2298/05 'Spese per il totalizzatore nazionale per la gestione delle scommesse ippiche', per il quale sono stanziati a legislazione vigente 2.500.000 euro. La misura, che afferisce ad una generale riorganizzazione in materia di scommesse ippiche resasi necessaria in considerazione della profonda crisi in cui verte il settore, prevede la riduzione di 650.356 euro sul capitolo di riferimento a decorrere dal 2025.

Dal monitoraggio al 31 dicembre 2023 non sono segnalate criticità nel raggiungimento dell’obiettivo. Il capitolo/piano gestionale non è stato reintegrato in corso di esercizio 2023. Si segnala infine che è in lavorazione una proposta normativa di riforma del settore delle scommesse ippiche intrapresa dal Masaf che rafforza la sostenibilità della misura di riduzione della spesa proposta”.

Nella scheda relativa alla riduzione dello stanziamento cap.2298 pg 5 “Spese per il totalizzatore nazionale per la gestione delle scommesse ippiche”, inoltre si sottolinea che il conseguimento del risparmio viene attuato attraverso la revisione di politiche e di specifici interventi di settore in relazione alla loro efficacia rispetto agli obiettivi previsti.

“Il Dl 02/03/2012, n. 16, all’art.10, comma 5, punto a), ha stabilito che dal 1° gennaio 2012 le spese per il totalizzatore nazionale per la gestione delle scommesse ippiche, annualmente documentate da Sogei Spa, siano ripartite al 50 percento ad Aams (ora Adm) e al 50 percento ad Assi (ora Masaf). La misura prevede la riduzione, dal 2025, dello stanziamento appostato sull’apposito capitolo di bilancio. Nell’intento di rinnovare e rendere organico il quadro normativo vigente delle scommesse ippiche, questa Amministrazione intende adottare, in sinergia con Adm, un piano equilibrato di riordino che si propone molteplici obiettivi tra i quali, per quel che qui interessa, quello della unificazione dei due totalizzatori.

L’attività ippica ha visto, infatti, una contrazione del 2022 rispetto al 2021 di circa il 2 percento. Il 2020, anno Covid, non può essere preso a riferimento per il 2021. Il 2023 rispetto al 2022 vede una contrazione del numero di giornate pari all'1,8 percento. Per quanto riguarda il numero delle corse, si passa da 9.173 unità nel 2021 a 9.104 nel 2022, con una flessione dello 0,75 percento.

A questo va aggiunto che il movimento delle scommesse al totalizzatore negli ultimi 4 anni ha subito un crollo passando da 284 milioni a circa 111 milioni. A vantaggio del movimento delle scommesse a quota fissa che sono passate da 221 milioni a 321 milioni.

La crisi del settore ippico trova, pertanto, le sue radici non solo nell’insufficiente attrattiva mediatica degli eventi, ma anche nella mancata evoluzione dei prodotti di gioco. Attualmente, infatti, esistono due totalizzatori, 'Ippica nazionale' e 'da Agenzia'. Il totalizzatore 'Ippica nazionale' consente le formule di scommesse denominate 'Vincente', 'Accoppiata' e 'Tris/Quartè/Quintè'. Il totalizzatore 'da Agenzia' consente le formule di scommesse 'Vincente', 'Piazzato/Accoppiata piazzata' e 'Trio'.

La coesistenza di due totalizzatori crea confusione tra i giocatori (quote diverse per formule analoghe) e ostacola l’attrazione del pubblico più giovane, orientato verso la scommessa a quota fissa. Si propone l’implementazione di un totalizzatore unico, moderno e appetibile per i giovani, che consenta di mettere insieme l’offerta del totalizzatore 'ippico nazionale' con l’offerta del totalizzatore 'da agenzia'. La creazione di un totalizzatore unico per la gestione delle scommesse ippiche è finalizzata a semplificare la gestione, migliorare l’efficienza operativa e ottimizzare i costi associati alla raccolta delle scommesse. Indispensabile ai fini della creazione di un unico totalizzatore è che le attuali differenze di regolamento tra ippica d’agenzia e ippica nazionale vengano uniformate. La proposta non produce alcun effetto negativo sulla quantità e qualità del servizio erogato”.

 

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MODALITÀ ATTUATIVE DELLA MISURA DI REVISIONE DELLA SPESA/AZIONI NECESSARIE - “In ragione di quanto sopra e in un’ottica di efficientamento della spesa e ottimizzazione dei processi, attraverso un atto normativo l’Amministrazione vuole ottenere la creazione di un unico totalizzatore, con la conseguenza di modificare la ripartizione delle spese del totalizzatore nazionale per la gestione delle scommesse ippiche in Italia, assegnando l’onere finanziario integralmente all’Agenzia delle dogane e dei monopoli (Adm)”, si legge ancora nella relazione del Ministero.

“Tale proposta normativa, nell’ottica di migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse, costituisce una misura necessaria per garantire la sostenibilità delle corse ippiche e rafforzare il ruolo centrale di Adm nella regolamentazione del gioco in Italia. La gestione del totalizzatore costituisce uno strumento tecnico-gestionale per la raccolta delle scommesse da parte dello Stato – cui affluisce l’imposta unica – ed è pertanto ragionevole che le connesse spese di gestione gravino, in coerenza con la gestione delle scommesse sportive, sull’Amministrazione preposta in materia di scommesse.

Peraltro, la centralizzazione della gestione delle spese del totalizzatore presso l’Adm semplifica il processo di amministrazione delle risorse e migliora l’efficienza nell’attuazione delle politiche di regolamentazione.

Si sottolinea infine che l’unificazione dei due totalizzatori richiede un intervento sulla norma primaria istitutiva dell’ippica nazionale (art. 1, comma 498, della legge 30 dicembre 2004, n. 311) e una successiva modifica dei decreti attuativi di tale norma adottati dall’Agenzia, affinché l’ippica nazionale possa essere equiparata all’ippica di agenzia”.

Per quanto concerne il cronoprogramma della misura e di tutti gli interventi inclusi aggiornato al 31 dicembre e la motivazione degli eventuali ritardi rispetto alla programmazione prevista in fase di proposta iniziale o in fase di accordo, “si intende proporre una nuova proposta legislativa di riforma delle scommesse ippiche, in cui far confluire anche l’unificazione dei totalizzatori, nell’ambito di uno schema di decreto di istituzione dell’Agenzia”.

Quanto ai fattori di rischio rispetto al conseguimento dell’obiettivo di riduzione della spesa, con eventuali azioni correttive poste in essere e da porre in essere per i periodi successivi, “allo stato vanno valutati anche gli atti in base ai quali sono state aggiudicate e prorogate le concessioni, si rileva che la riforma potrebbe dover essere procrastinata all’avvio della nuova gara per l’assegnazione delle concessioni in rete fisica, a cura dell’Adm”.

 

Laddove invece di parla della valutazione del grado di raggiungimento dell’obiettivo finanziario per l’esercizio di riferimento ed effetti (attesi e inattesi) sulla quantità e qualità dei beni e servizi erogati nell’esercizio di riferimento, con l’ausilio di indicatori di realizzazione, di prodotto (output) e impatto (outcome), indicando la fonte dei dati, si ricorda che “la misura di revisione della spesa è a decorrere dal 2025. Dai dati Sogei sulle scommesse ippiche a totalizzatore 2023, forniti dall’Adm, si prevede un risparmio annuo pari a circa 893 k€, che dovrebbe essere così articolato: costi per conduzione: circa 130 k€; costi per esercizio (Mac): circa 33 k€; costi per gestione avvenimenti ippici: circa 730 k€. Tali assunzioni derivano dall’ottimizzazione legata all’unificazione degli applicativi da condurre, mantenere e gestire che passerebbero da due ad uno. A livello prudenziale, non è preso in considerazione l’incremento potenziale di volume di gioco che ne deriverebbe con conseguenti maggiori introiti per l’erario. L’indicatore per il monitoraggio della proposta relativo numero biglietti giocati (fonte dati Sogei) non è disponibile a questa Amministrazione”.

 

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