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Doping in corse di cavalli, proprietario e allenatore condannati

28 gennaio 2023 - 09:45

L'organizzazione di volontariato Horse angels racconta gli esiti di un processo sul doping a un cavallo trottatore trovato positivo al testosterone. La sentenza di primo grado condanna proprietario e allenatore, pena di un anno e mezzo - sospesa - e 15mila euro di multa.

Scritto da Redazione

Aversa, Tribunale di Napoli Nord. Nel 2016, un cavallo trottatore, veniva trovato positivo al testosterone all'ippodromo di Aversa, in Campania. Era arrivato secondo in ordine di arrivo.

Per l'illecito, la giustizia sportiva aveva deciso per una sospensione di due anni alle corse per il cavallo. I test antidoping davano positività sia in prima, sia in seconda analisi ma, per un vizio di forma di trasmissione degli atti, l'allenatore viene assolto in giustizia sportiva e il cavallo, venduto, finiva macellato illegalmente a Sperone, in provincia di Avellino, Campania, nel 2018.

Lo stesso allenatore, poco tempo dopo, ha avuto un altro cavallo trovato positivo alla medesima molecola, un metabolita del testosterone, sostanza proibita. Il cavallo arrivava primo nella corsa deferita. Le due analisi confermavano la positività e il cavallo veniva sospeso per due anni. L'allenatore in giustizia sportiva prendeva 4 mesi di sospensione e 1.000 euro di sanzione. Il cavallo veniva retrocesso in classifica.

Gli atti furono trasmessi alla Procura penale di Aversa, che reinviava a giudizio l'allenatore e proprietario per ipotesi di doping/maltrattamento e frode sportiva.

L'organizzazione di volontariato Horse angels si era costituita parte lesa, difesa dall'avvocato Laura Mascolo del Foro di Napoli.

Ieri è arrivata la sentenza di primo grado.
Gli imputati, proprietario e allenatore dei cavalli, ritenuti responsabili dei reati a loro ascritti, sono stati condannati (doping - ex art 544 ter, comma II e frode in competizione sportive - ex art 1 L. 401/89 sportiva), ciascuno alla pena di un anno e sei mesi di reclusione (pena sospesa) e a 15mila euro di multa, oltre al pagamento delle spese processuali.

Inoltre dovranno risarcire i danni patrimoniali e non patrimoniali patiti dalla costituita parte civile, il cui ammontare sarà determinato in separato giudizio civile.

Il giudice si è riservato 60 giorni per depositare la sentenza integrale, dalla lettura della quale si potranno conoscere tutte le motivazioni alla base della stessa.

Le analisi eseguite sui campioni biologici dei cavalli, prelevati nell'immediatezza delle corse, hanno dato esito positivo in prime e seconde analisi: un cavallo veniva trovato positivo con una concentrazione calcolata di testosterone di 253, 8=1.2 ng/ml e l'altra cavalla con una concentrazione calcolata di testosterone di 170,5=5.2 ng/ml.

La concentrazione è altissima, tenendo conto che le soglie consentite di presenza di testosterone nei castroni (quali il cavallo di questa corsa) è al di sotto dei 0.02 microgrammi/ml, mentre quella consentita alle femmine è al di sotto dei 0.05 microgrammi/ml.

Comunque il reato di doping, ovvero di maltrattamento previsto al II comma dell'art. 544 ter, è un reato di pericolo e si configura nel momento in cui viene provato l'uso di "sostanze stupefacenti o vietate, ovvero si sottopongono i cavalli a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi", senza che ci sia nemmeno bisogno della prova del danno subito dall'animale.

Horse angels si dichiara soddisfatta di questo primo risultato ottenuto in penale per doping in corse di cavalli.

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