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Galoppo, Viani (Upg): 'Meno convegni e più corse per convegno'

24 giugno 2024 - 09:54

All'assemblea ordinaria annuale 2024 il presidente dell'Unione proprietari galoppo, Antonio Viani, sposa la politica di riduzione delle giornate di corsa promossa dal ministero dell'Agricoltura

Scritto da Redazione
Il presidente dell'Unione proprietari galoppo, Antonio Viani © Pagina Facebook

Il presidente dell'Unione proprietari galoppo, Antonio Viani © Pagina Facebook

"L'Unione proprietari galoppo può essere orgogliosa della strada percorsa finora e delle tante azioni intraprese per rilanciare il nostro amato sport. Durante lo scorso anno abbiamo lavorato a fondo per mantenere e sviluppare un rapporto proficuo con le Istituzioni che governano il nostro settore, in primis il ministero dell'Agricoltura. Sono da sempre sostenitore di una politica che non miri allo sterile e per noi perdente muro contro muro con le Autorità, ma invece sia volta a una azione ferma nei principi, talvolta anche dura, ma sempre dialogante e capace di portare chi ci governa sulle nostre posizioni.”.

Così Antonio Viani, presidente dell'Unione proprietari galoppo, ha aperto l'assemblea ordinaria annuale 2024 dell'associazione, tenutasi il 22 giugno.

“Nello specifico abbiamo effettuato opera di lobbying, intesa in senso positivo, per rimodulare l’aliquota Iva legata a compravendite e servizi della filiera ippica e gli emendamenti presentati negli scorsi giorni dal Ministero nascono proprio da questo lavoro continuo, che è iniziato ben prima di Fieracavalli 2023, nei primissimi mesi di insediamento del sottosegretario La Pietra e che alla fine ha portato a questo. Se ricordate Upg aveva preparato una relazione sulla questione Iva e l’aveva consegnata al senatore, che l’aveva ritenuta interessante e meritevole di approfondimenti. Insomma, un lavoro che magari non porta ai titoloni sui giornali oppure alle polemiche da social, che nulla aiutano, ma un’opera talvolta svolta in silenzio che speriamo possa portare a un risultato storico”, sottolinea Viani.

Anche sulla questione programmazione “abbiamo fatto passi avanti. Innanzitutto, nei criteri di programmazione, dove a dicembre io stesso ho partecipato alla stesura del testo per il 2024. Un documento che porta alcune reali novità, in primo luogo l’aumento della base di corse dove è applicabile il Premio aggiunto proprietari. Un allargamento dai vecchi 8.800 euro agli attuali 6.600 euro che permette non soltanto di accedere a un maggior numero di corse con premio, ma che dovrebbe nel medio periodo facilitare il lavoro dei programmatori e consentire loro una migliore distinzione tra corse di routine e corse quantomeno di medio e alto livello, soprattutto per i cavalli di tre anni.

Sempre riguardo alla circolare sono state inserite alcune novità riguardanti il comparto ostacoli, che erano state studiate e dibattute in un incontro pubblico, promosso e organizzato da Upg in collaborazione con la NordEst Ippodromi, nell’autunno 2023 presso l’ippodromo di Treviso: dal bonus una tantum, a un percorso esclusivo per i quattro anni indirizzati verso l’ostacolismo, fino alle corse bumper e agli incentivi per cavalli italiani”, ricorda il presidente dell'Unione proprietari galoppo.

Insomma, “un pacchetto di interventi, che hanno il pregio di costare poco al sistema, ma che sono riusciti a vivacizzare un comparto davvero allo stremo. Prova ne sia che negli ultimi mesi parecchie decine di cavalli italiani sono stati acquistati da scuderie italiane ed estere, grazie a tali incentivi. Non solo, assistiamo anche al ritorno di alcune scuderie e allenatori verso l’ostacolismo. Le stesse corse grazie a una razionalizzazione del programma, di cui ringraziamo gli Ippodromi, in primis Merano, presentano un leggero ma significativo aumento dei partenti”.

Per quanto concerne la programmazione in piano, prosegue Viani, “invece mi piace sottolineare che, per quanto permangano delle evidenti criticità, una delle linee guida che portiamo avanti da tempo sia stata recepita dal ministero e nello specifico dal direttore generale Chiodi, ovverosia il fatto che si debbano tagliare i rami secchi, leggasi giornate inutili che non creano spettacolo e nemmeno gioco, per favorire invece quelle giornate che portano spettatori, che aumentano il volume di scommesse e che in definitiva sono il vero motivo per il quale tutti noi amiamo questo sport.

La volontà, espressa dal direttore generale, di ridurre le giornate totali annuali dalle attuali 422 a 400, o come propongo anche meno, non vuol dire per forza abbattere della stessa percentuale anche il numero di corse. Le giornate eventualmente cancellate libererebbero non soltanto montepremi da riversare sulle rimanenti corse, ma anche ulteriori risorse legate ai costi fissi e variabili che il ministero sostiene per ogni giornata e che potrebbero essere utilizzati per aumentare il numero di corse per giornata. Se volessimo coniare uno slogan: meno convegni e più corse per convegno”.

Altra questione è legata ad anglo arabi e arabi. “Oggi assistiamo a un proliferare illogico di tali corse. Mi spiace che alcuni operatori non abbiano compreso le mie osservazioni, poiché qui non si tratta di voler penalizzare una razza differente dal Psi, ma di concentrarla in determinate zone geografiche (Sardegna e massimo un ippodromo toscano) dove esiste una ragione storica e di interesse e di farla rientrare nei binari di una allocazione di risorse che non sia sproporzionata rispetto agli investimenti che tale segmento porta, all’interesse che muove e anche al volume di scommesse che destina al settore nel suo complesso. In definitiva qui si tratta, non di chiudere, ma di razionalizzare, a maggior ragione per una nicchia che ha negli eventi extra ippodromo, come i Palii la sua ragione principale di esistere”, sottolinea il numero dell'Upg.

Grande successo infine hanno ottenuto i Premi Upg che si sono svolti per la prima volta lo scorso anno tra Milano, Roma, Merano, Varese e Pisa. Questo anche grazie all’ospitalità che i vari ippodromi ci hanno concesso. Tali eventi rappresentano anche un importante momento di socialità e spero che se ne possano organizzare ancora di più, ma per fare questo, voi capite che è basilare che Upg sia sempre più capillarmente presente in ogni zona d’Italia”, rimarca Viani.

Siamo partiti con pochissime unità di soci, un manipolo di volonterosi che ringrazierò sempre per aver raccolto da terra il testimone e adesso siamo in numero discreto, ma non ancora sufficiente per poter svolgere compiutamente tutta l’attività che ritengo sia nelle nostre possibilità.

 Concludo ringraziando pubblicamente tutti i soci che hanno accolto il mio invito a sottopormi idee e proposte e anche chi ha espresso critiche. La democrazia è soprattutto questo, un continuo confronto e ribadisco che sotto la mia presidenza ogni socio deve sentirsi parte fondamentale di un gruppo aperto dove ognuno può portare il suo contributo e dove qualunque proposta viene ascoltata e discussa.”

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