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Ippica, la riforma procede con l'esame del Ddl 'La Pietra'

05 aprile 2022 - 09:44

Riparte con l'audizione dei presidenti di Coordinamento ippodromi, Federippodromi e Uni l'esame del Ddl che ridà un ruolo centrale alle scommesse sull'ippica.

Scritto da Daniele Duso
Ippica, la riforma procede con l'esame del Ddl 'La Pietra'

Riparte con un'audizione in Commissione agricoltura e produzione agroalimentare del Senato il percorso del disegno di legge per la riforma dell'ippica che ha come primo firmatario il senatore di Forza Italia Patrizio La Pietra, per la "Istituzione dell'Agenzia autonoma per la promozione, lo sviluppo e la tutela dell'ippica nazionale e disposizioni per la riforma del settore ippico".

Oggi, 5 aprile, saranno auditi i presidenti del Coordinamento ippodromi, Attilio D'Alesio, di Federippodromi, Elio Pautasso, e dell'Unione nazionale ippodromi, Concetto Mazzarella. Tutti e tre verranno ascoltati (con audizione in diretta su uno dei canali Youtube del Senato) in qualità di esperti del settore, in modo che la politica possa raccogliere ulteriori elementi utili all'esame del Ddl n. 2189.

L'iter del disegno di legge a firma La Pietra e De Carlo (FdI) era stato avviato in commissione Agricoltura il 3 agosto 2021, nel corso di una seduta che ha vedeva inizialmente presente anche il sottosegretario al Mipaaf, Francesco Battistoni.

Il disegno di legge, composto da sette articoli, come si leggeva nella relazione illustrativa, partiva dal presupposto che "il comparto ippico manifesterebbe l'esigenza di disporre di una propria autonomia gestionale, tecnica ed economica, al fine di amministrare e promuovere adeguatamente la cultura del cavallo: a tal fine si propone pertanto l'istituzione di una Agenzia autonoma a ciò specificamente dedicata". Nel dettaglio:

 

L'articolo 1 istituisce l'Agenzia autonoma per la promozione, lo sviluppo e la tutela dell'ippica nazionale (brevemente denominata AgenIppica), a cui sono iscritti gli allevatori e i proprietari di cavalli da trotto, da galoppo e da sella, l'Anci (in quanto rappresentante degli enti locali proprietari degli impianti ippici), le società di gestione degli ippodromi nonché le diverse figure professionali (allenatori, driver e fantini dei settori del trotto, del galoppo e della sella).

L'articolo 2, al comma 1, rimanda ad un decreto del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il ministro dell'Economia e delle finanze e sentita l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, per la definizione dello statuto dell'Agenzia e per l'assegnazione alla stessa delle risorse già destinate in favore del comparto ippico all'Unione nazionale incremento razze equine (Unire), all'Agenzia per lo sviluppo del settore ippico (Assi) e al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf). Al comma 2, sempre con decreto interministeriale, si prevede il riordino della disciplina delle scommesse ippiche al fine di garantire l'autonomia finanziaria e gestionale dell'Agenzia.

L'articolo 3 attribuisce al Mipaaf, di concerto con il ministero dell'Economia e delle finanze (Mef), la vigilanza e il controllo sull'attività dell'Agenzia. Al Mipaaf sono altresì attribuiti una serie di compiti e funzioni, tra cui la costituzione dell'albo nazionale degli allevatori e dei proprietari di cavalli, delle figure professionali degli allenatori e dei driver e fantini, nonché delle società di gestione degli ippodromi, l'approvazione dei piani pluriennali per il sostegno dell'allevamento ippico nazionale e della programmazione annuale delle corse e delle manifestazioni agonistiche nazionali, nonché la definizione della convenzione con gli ippodromi e con le società di gestione degli ippodromi.

L'articolo 4 è dedicato al funzionamento dell'Agenzia, che ha sede a Roma, è dotata di ampia autonomia ed è sottoposta come detto alla vigilanza e al controllo del Mipaaf. Quanto agli organi, l'Agenzia si articola nella consulta nazionale dell'ippica (Cnip), nel comitato direttivo, nel presidente e nel collegio sindacale, mentre per i rimanenti organi: il presidente è nominato dal Mipaaf su designazione della Cnip ed è scelto tra persone dotate di esperienza nel settore dell'ippicultura, nonché di spiccate doti manageriali; il comitato direttivo, nominato dalla Cnip, è composto dal presidente dell'Agenzia, che lo presiede, e da otto consiglieri; il collegio sindacale è composto da cinque membri effettivi e da due supplenti.

Gli ultimi articoli sono dedicati rispettivamente all'Articolazione interna (art. 5), a Status e funzioni dell'Agenzia (art. 6) e alla Copertura finanziaria (art. 7). Quest'ultima, in particolare, arriverebbe da un nuovo ruolo centrale delle scommesse sull'ippica, oltre che da diritti televisivi e contributi ministeriali.

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