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Ippodromo San Paolo in manutenzione, il gestore: 'I cavalli tornano a maggio'

26 gennaio 2023 - 11:09

L'ippodromo San Paolo, a Fermo, chiude le piste per manutenzione: sui social emergono dubbi sulla sorte dei cavalli stanziali e Horse angel lancia un appello al sottosegretario La Pietra. Ma il gestore rassicura.

Scritto da Fm
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“A decorrere dal giorno 29 gennaio 2023 tutte le piste verranno chiuse per improrogabili lavori di manutenzione straordinaria e ordinaria, nonché per la realizzazione di impianti e interventi di varia natura presso le scuderie e le aree limitrofe, con conseguente espresso divieto di accesso a tali aree.
Si segnala che tutti gli accessi alle piste e tutti i cancelli verranno chiusi a far tempo dal 29 gennaio, ad eccezione del cancello principale che resterà aperto (dalle ore 11 alle ore 12) per ulteriori 15 giorni. L'accesso a tali aree verrà consentito esclusivamente al personale addetto all'esecuzione dei suddetti interventi, previamente autorizzato dalla direzione. Pertanto, a decorrere dal 29 gennaio chiunque dovesse accedere alle piste e alle aree limitrofe in violazione del presente comunicato, verrà prontamente segnalato alle competenti autorità giudiziarie”.

Questo è quanto si legge nell'avviso pubblicato dalla direzione dell'ippodromo San Paolo, situato a Montegiorgio, in provincia di Fermo, che non ha mancato di scatenare polemiche e accuse. Al quale però la società di gestione replica prontamente, su invito di GiocoNews.

HORSE ANGELS: “LA PIETRA INTERVENGA” -  A lanciare l'allarme l'organizzazione di volontariato Horse angels – in prima linea per la tutela dei cavalli – che attraverso la sua portavoce, Roberta Ravello, scrive in proposito: “Incredibile questa vicenda nelle Marche. L'ippodromo San Paolo di Montegiorgio ha dato una settimana di preavviso per chiudere fuori dall'ippodromo una ottantina di cavalli stanziali, benché abbia preso nel 2022 ben 1.449.611,50 euro di soldi pubblici per erogare le corse al trotto. Forse alle autorità giudiziarie andrebbe deferito l'ippodromo medesimo, per lo scarso preavviso. Diversi operatori ippici ci hanno segnalato che non sanno dove andare... ma loro un tetto a casa ce lo hanno, non così i poveri cavalli, che rischiano di finire come quelli delle corse clandestine di Sora e di Napoli, sotto i ponti pubblici, in box fatti con fence da fiera”. Horse angels quindi lancia un appello al sottosegretario con delega all'ippica, Patrizio La Pietra: “Chiediamo se intende intervenire per far valere il fatto che la convenzione Ministero/Ippodromi per devoluzione di soldi pubblici è condizionata alla tutela dei cavalli e del loro benessere. Dunque se l'ippodromo ha improrogabili lavori da fare, la risposta è semplice. Nel frattempo alloggi i cavalli altrove, in un centro di allenamento che affitterà all'uopo".

AVVOCATO MATTII: “SI CONFIGURA INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO” - L'avvocato Stefano Mattii, volto noto fra gli operatori ippici, in un post su Facebook ipotizza che “nelle scuderie ippodromo San Paolo dal 14 febbraio non stazioneranno più cavalli. L’ippodromo di Montegiorgio ha circa 330 box.
È ridicolo il sostenere che è tecnicamente necessario chiudere le scuderie e far uscire tutti i cavalli per interventi di manutenzione anche straordinaria in una struttura di circa 25 ettari comprese le piste.
Essi si fanno a settori ed i cavalli rimangono nei settori sgombri dai lavori di ristrutturazione. A mio avviso il cartello nasconde la verità e cioè che i cavalli non stazioneranno più nelle scuderie dell’Ippodromo San Paolo, che dal 1963 ha ospitato sempre cavalli in allenamento acquistati dagli appassionati locali, come i Lignini di Macerata, gli Amurri di Rubbianello, i Cipolletti di Monteurano e tantissimi altri.
Il potere dell’informazione accerti ciò.
A mio sommesso avviso se quello che sopra ho pensato/dedotto ragionevolmente è successo, il relativo accaduto sarebbe interruzione di un servizio pubblico, perché gli ippodromi sono concepiti dalla legge (D. Lgs. 449/1999) non solo per fare le corse, ma per l’incremento delle razze equine, fine che presuppone l’addestramento ed allenamento dei cavalli”.

LA RISPOSTA DEL GESTORE, ALESSIA MATTII - A rispedire al mittente tutte le critiche e a fornire una puntuale spiegazione di quanto accade è Alessia Mattii, presidente e amministratrice dell'ippodromo. “Circa sei mesi fa ci siamo detti: finiamo la stagione di corse (durata sette mesi consecutivi), poi facciamo una serie di lavori, semplici, per mettere i pannelli fotovoltaici per dare l'energia elettrica alle scuderie (e abbattere i costi delle bollette, ormai sempre più alti), svolgere la manutenzione straordinaria e ordinaria, come siamo soliti programmare ogni anno (nel 2022 ad esempio abbiamo rifatto le tribune). Abbiamo ipotizzato tre mesi di tempo, e abbiamo scelto questo periodo proprio in virtù della pausa delle corse, per avere più libertà di movimento, avvisando tutti sei mesi fa”, puntualizza Mattii.

“Ora, improvvisamente, tutte queste critiche, immotivate. Non buttiamo fuori nessuno, abbiamo contattato tutti i centri di allenamento vicini che collaborano con noi per ospitare i cavalli stanziali, e quasi tutti se ne sono già andati. Sui 100 iniziali ora ce ne saranno una ventina: molti traslocheranno la prossima settimana e per gli altri siamo disponibili a trovare insieme una soluzione. Nessuno deve aver paura che il centro non riapra, lo faremo a maggio. Chiediamo solo di avere la possibilità di migliorare l'ippodromo, come abbiamo sempre fatto in questi anni”.

 

 

 

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