La giostra degli ippodromi, si ferma anche il Martini di Corridonia
La società di corse che gestisce l'ippodromo Martini di Corridonia (Mc) comunica al ministero dell'Agricoltura la volontà di risolvere la convenzione, revocato il riconoscimento.
Scritto da Redazione
© Ippodromo di Corridonia - Pagina Facebook
Un altro ippodromo chiude.
Il ministero dell'Agricoltura, con un decreto firmato dal direttore generale della Direzione ippica, Remo Chiodi, ha infatti disposto la revoca del riconoscimento quale società di corse l’anno 2025 alla società Comitato corse ippiche, alla quale era in capo la gestione dell’ippodromo Martini di Corridonia, in provincia di Macerata.
Le giornate di corse assegnate all’ippodromo di Corridonia saranno ridistribuite con successivo provvedimento.
La valutazione dei criteri relativi alla qualità degli impianti, delle strutture e dei servizi dedicati alle corse prevista dalla classificazione degli ippodromi per l'impianto di Corridonia sarà effettuata nel corso dell’anno di riferimento della nuova istanza di riconoscimento. L’inquadramento dell’ippodromo all’interno della classificazione sarà determinato, per l’anno di nuova istanza, tenendo conto dei soli criteri definiti dall’allegato tecnico “A”del decreto, cioè quello relativo ai requisiti tecnici.
Ma, secondo quanto riferisce il sito ministeriale Grande ippica italiana, la storia dell'ippodromo di Corridonia potrebbe proseguire, come fa sperare una lettera inviata dalla sindaca Giuliana Giampaoli al Masaf, in cui esprime la volontà di “riuscire a garantire lo svolgimento della stagione ippica anche per il 2025 all’ippodromo Martini, considerata l’assoluta rilevanza e il notevole valore strategico dell’impianto (attivo da oltre mezzo secolo e unico nella regione Marche per il galoppo) l’interesse e la partecipazione da sempre dimostrate dalla collettività per gli eventi ippici svoltisi fino allo scorso anno e degli investimenti che l'Amministrazione è in procinto di effettuare per la riqualificazione e l’ammodernamento della struttura anche ai fini del patrimonio comunale e di promozione, e non soltanto turistica, di un territorio purtroppo ancora segnato dalle conseguenze degli eventi sismici verificatisi nel 2016.”
La chiusura dell'ippodromo marchigiano era nell'aria da tempo, e da almeno un anno si parla della necessità di un rilancio della struttura, come auspicato dalla sindaca Gianpaoli nel 2024, in un intervento in consiglio comunale. Sempre lo scorso anno, il gruppo consiliare di Forza Italia ha lanciato una proposta di riqualificazione dell'impianto attraverso una proposta di partnership pubblico-privato, per aprirlo anche ad altre attività oltre a quelle strettamente ippiche.