skin

Luciani (Anac) a Lollobrigida (Masaf): 'Valorizzare cavallo da corsa italiano'

02 dicembre 2022 - 10:23

Il presidente dell'Anac, Luciani, chiede al ministro Lollobrigida (Masaf) un trattamento fiscale ad hoc per l'ippica, la riforma delle scommesse, il pagamento dei premi tramite funzionario delegato.

Scritto da Fm
lucianianac.jpg

Le dichiarazioni in materia di ippica rese dal ministro all'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, nell'ambito della presentazione delle proprie linee programmatiche alle commissioni  Agricoltura di Camera e Senato, continuano a stimolare le riflessioni degli operatori della filiera.

Dopo quelle di Attilio D'Alesio (Coordinamento ippodromi) e Roberto Faticoni (Sindacato italiano allenatori guidatori),  raccogliamo quelle di Stefano Luciani, presidente dell'Associazione nazionale allevatori cavalli purosangue.

“Riguardo all’audizione del ministro Lollobrigida davanti alle commissioni Agricoltura di Camera e Senato non possiamo dissentire rispetto al fatto che da quando l‘ippica e la sua filiera sono state trasferite al ministero dell’Agricoltura dopo lo scioglimento dell’Unire il percorso di ammodernamento ed efficientamento sia diventato più complicato. L'Unire era un interlocutore immediato con delle competenze specifiche in grado di rispondere alle esigenze del settore sopratutto dal punto di vista della tempistiche”, ricorda Luciani.

“Da presidente degli allevatori del galoppo non posso che rimarcare il fatto, fondamentale, che l’allevamento rappresenta la base, il fondamento del settore, della filiera, ed è e dovrà sempre essere considerata una attività agricola, quindi noi siamo 'figli' di questo ministero, ne rappresentiamo una importante fetta di attività ed alimentiamo un indotto molto ingente in termini economici. Si coltivano i fondi, si comprano sementi concimi e carburante, si crea occupazione et cetera perché si allevano cavalli”, puntualizza. 

Per poi proseguire: “Quando il ministro, che spero di incontrare quanto prima per rappresentare nella sua interezza la situazione, parla di 'ridefinizione' delle spese, mi auguro voglia porre la massima attenzione oltre che per il comparto nella sua totalità, anche sull’allevamento. 
Noi del galoppo stiamo attraversando una fase molto delicata: non riceviamo aiuti da oltre un decennio e siamo costretti a confrontarci con una concorrenza mondiale agguerritissima e a sopportare costi 'di produzione' già elevati che con la situazione attuale sono diventati ancora più onerosi. Il messaggio che deve essere rimarcato con evidenza è che il cavallo da corsa rappresenta un prodotto di eccellenza dell’agricoltura italiana, e, come tale, merita attenzione e supporto adeguato.
Detto questo, sono d’accordo che l’ippica debba essere considerata come un meraviglioso sport, che ha alla base una passione incredibile e che produce uno spettacolo assolutamente non inferiore ad altre discipline. Per questo merita un trattamento fiscale diverso che aiuterebbe molto un efficientamento ed una razionalizzazione”, evidenzia Luciani. 

Urgente è anche “una riforma delle scommesse: se ne parla ormai da tanti anni, e, sinceramente, per questo ed altri temi fondamentali diciamo che la discontinuità a livello politico non ha affatto giovato.
Il problema 'padre' di tutti gli altri problemi è senza dubbio il ritardo nei pagamenti dei premi vinti in pista dai cavalli, specialmente agli operatori con partita Iva, ridotti ormai allo stremo delle forze. Auspico quindi che possa essere dato seguito al sistema di pagamento tramite funzionario delegato che abbrevierebbe molto i tempi e darebbe un grande segnale di ripartenza e di fiducia a tutto il settore”, conclude il presidente di Anac.
 

Altri articoli su

Articoli correlati